IL CONVEGNO
A Gorizia 60 imprenditrici da otto Paesi si confrontano in un convegno
Focus sui settori turistico e creativo-culturale. Il Fvg è in vetta alle classifiche nazionali per percentuali di imprese al femminile.
Oltre sessanta imprenditrici da Italia, San Marino, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Albania e Montenegro hanno partecipato, giovedì 7 novembre, al 14esimo Congresso sull'Imprenditoria Femminile nell'Area Adriatico-Ionica. L’evento, organizzato a Gorizia dal Forum della Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio assieme alla Camera di commercio Venezia Giulia, è in piena sintonia con le finalità culturali ricomprese in Nova Gorica e GoriziaCapitale Europea della Cultura 2025.
La prima sezione, moderata dall'assessore comunale per la Capitale Europea della Cultura Patrizia Artico, ha visto i saluti istituzionali dell’assessore alle Attività produttive della Regione Fvg Sergio Emidio Bini e dei sindaci di Gorizia e Nova Gorica Rodolfo Ziberna e Samo Turel.
«La Cultura e il Turismo di questi territori – ha ricordato il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti - hanno fatto da stimolo per definire le tematiche che verranno affrontate in questo 14esimo Congresso con i focus proprio sui settori turistico e dell’industria creativo-culturale. Ambiti, questi ultimi, che verranno presi in considerazione offrendo una prospettiva regionale sulle principali sfide e strategie di successo per promuovere l'empowerment economico delle donne e sostenere l'imprenditoria femminile in tutta l'Area Adriatico-Ionica».
Il Congresso esplora i concetti più ampi del turismo, mettendo in risalto il ruolo delle imprenditrici nello sviluppare e far crescere le loro attività e carriere nei settori dell'ospitalità e delle industrie culturali e creative, ambiti che rivestono un ruolo cruciale nell’arricchire e valorizzare il territorio in cui operano le imprenditrici.
«Oggi a Gorizia abbiamo raggiunto un obiettivo importante: un punto di arrivo che testimonia quanto le donne imprenditrici stiano facendo con il loro lavoro in vari Paesi» commenta Cristina Rovis, presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di commercio Venezia Giulia. «Per quanto riguarda le imprese “femminili” attive in Italia – conclude - esse costituiscono il 22,7% del totale delle imprese, mentre in Friuli Venezia Giulia sono il 22,9%, ovvero 19.973 imprese su un totale regionale di 87.115».
Il Friuli Venezia Giulia si situa, per il settore Attività creative, artistiche e di intrattenimento, al di sopra della media nazionale in termini di imprese sul totale, ovvero lo 0,4% rispetto allo 0,3% del resto d’Italia: nessuna regione italiana può vantare percentuali più alte. Con riferimento alle sedi dei servizi turistici in senso stretto la nostra regione conta un 1,1% (pari a 989 imprese) di sedi sul totale nell’Alloggio e un 7,7% (6.746 imprese) nella Ristorazione.
Per quanto riguarda il territorio della Venezia Giulia, Trieste e Gorizia ben si collocano nelle classifiche nazionali. «Sempre in ambito provinciale, in vetta alla classifica – ha ancora sottolineato Paoletti - per incidenza di organizzazioni non-profit del settore culturale e creativo sul totale delle imprese for-profit attive in tale settore, troviamo Gorizia, seguita dalle province autonome di Trento e Bolzano/Bolzen».
Per Gino Sabatini, presidente del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio «il movimento dell’imprenditoria femminile all’interno del gruppo di lavoro è particolarmente attivo con imprenditrici che rappresentano le eccellenze dei vari Paesi coinvolti. Accoglienza, cultura, sensibilità – conclude Sabatini - sono tematiche che costituiscono un valore aggiunto per il settore turistico e qui le imprenditrici hanno grandi capacità e desiderio di emergere».
Nel corso della giornata, all’interno dei vari panel, le imprenditrici si sono confrontate sulla “Promozione del turismo attraverso i beni culturali nella regione Adriatico-Ionica”, sulle “Reti europee e Adriatico-Ioniche per la crescita e supporto all’imprenditoria femminile”, sulla “Cultura del turismo”, sull’Impatto delle imprese femminili sul settore creativo-culturale nell’area Adriatico-Ionica.
«Anche in Albania il settore turistico riceve un grande impulso dalle imprenditrici ed è una splendida opportunità di crescita»: non ha dubbi Blerina Ago, creatrice proprio in ambito turistico di Active Albania. «Nel 2023 abbiamo avuto un +56% nella crescita dei visitatori internazionali dal 2019, collocando l’Albania, secondo l’organizzazione mondiale del turismo, al 4.o posto la crescita di turistica dall’estero».
«Essere oggi imprenditrice in Montenegro significa molto» ha affermato Jelena Radjenović, titolare di Family hotels Group e della Facoltà privata per il turismo a Budva, in Montenegro, «perché un paio di anni fa nel settore turistico una impresa su dieci era guidata da una donna mentre ora una impresa su 4 è con titolare una donna. In particolare – conclude – va ricordato che il turismo in Montenegro è uno dei settori con maggiori indici di crescita e opportunità».
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