il progetto
Gorizia, fondi ridotti ma la scuola Ascoli prosegue alla scoperta dello sloveno
Domani gli studenti della scuola Milojka Štrukelj di Nova Gorica saranno ospiti dei colleghi italiani, l'appello al Gect per supportare il progetto.
La scuola secondaria di primo grado Ascoli, fuori dai riflettori di Gorizia e Nova Gorica pronte al 2025, per il terzo anno continua il suo percorso di avvicinamento alla lingua e alla cultura slovena. Lo sta facendo a piccoli passi, grazie alla tenacia di un gruppo di docenti che dicono di sentirsi 'figlie dell'Erasmus', ambasciatrici di uno spirito europeo, che troppe volte la scuola italiana di confine dimentica. Mentre la Comunità europea predispone da anni piani di finanziamento per mobilità dei docenti, scambi Etwininnig, "non ci accorgiamo che a Gorizia abbiamo progetti Erasmus a costo zero", dicono le docenti promotrici.
"Al di là del confine, a pochi metri da noi, abbiamo la possibilità di fare esperienze eccezionali di incontro con la cultura slovena, scambi di incredibile arricchimento per i nostri ragazzi e per noi docenti". Per due anni, nel biennio 2021/22 e 2022/23, la scuola è riuscita ad avere un finanziamento grazie all'utilizzo dei fondi della legge 482 dedicata alla tutela delle minoranze linguistiche, ma purtroppo a partire da quest'anno il ministero ha sospeso il piano di interventi. La scuola Ascoli intende, nonostante le difficoltà, proseguire il percorso.
Grazie alla collaborazione con l'associazione Kulturhaus (progetto Passaporto delle lingue) e del Centro di ricerca di Capodistria Zrs (Progetto Conatti), alcune classi stanno continuando a svolgere le lezioni di sloveno. Proprio grazie al progetto Contatti (didattica sperimentale per l'apprendimento della lingua del vicino), una classe della scuola Milojke Štrukelj di Nova Gorica è ospite alla scuola Ascoli. I ragazzi, durante tutta la mattinata svolgeranno attività didattiche mirate, da un lato, all'apprendimento reciproco della lingua, ma soprattutto all'incontro tra comunità di giovani di Gorizia e Nova Gorica, quei giovani che saranno i cittadini di domani.
La loro conoscenza reciproca, culturale, linguistica e personale, potrà gettare le basi per collaborazioni autentiche oggi e domani. Le docenti coinvolte nel progetto, supportate e incoraggiate dalla Dirigente Eleonora Carletti, stanno provando a costruire nuove strade per far diventare la lingua e la cultura slovena parte integrante dell'offerta formativa della scuola. Già all'inizio dell'anno è stata inviata al Gect una richiesta di supporto, ma ad oggi ancora nessuna risposta spiegano dall'istutito. Ci si domanda "come sia possibile che nell'ambito di così vasti finanziamenti per il 2025, le scuole, in particolare la nostra, che ha già avviato un percorso da più di due anni, non siano destinatari di finanziamenti".
"Dobbiamo partire dall'incontro delle nuove generazioni per creare ponti reali e non solo sporadici appuntamenti di facciata". Si prova adesso la strada della collaborazione con il Polo liceale Gregorčič di Gorizia per cercare di avere "alunni-insegnanti" in Pcto. Anche questa, si presenterebbe come una straordinaria occasione di incontro tra la scuola italiana e quella della minoranza, instaurando una collaborazione triangolare tra le tre realtà scolastiche del nostro territorio di confine. Tra le tante difficoltà e ostacoli burocratici, la scuola Ascoli continua tenacemente a lavorare preparandosi anche, in questa intensa settimana, ad organizzare nei pomeriggi di oggi 11 e mercoledì 13 gli open day per le famiglie.
Foto d'archivio
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