A Gorizia la festa dei carabinieri, applausi per chi si è distinto in servizio

A Gorizia la festa dei carabinieri, applausi per chi si è distinto in servizio

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A Gorizia la festa dei carabinieri, applausi per chi si è distinto in servizio

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 05 Giu 2023
Copertina per A Gorizia la festa dei carabinieri, applausi per chi si è distinto in servizio

Encomi per interventi di soccorso, nella lotta agli incendi e all'estero. La cerimonia per i 209 anni di storia all'interno della caserma Cascino.

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L’Arma dei Carabinieri compie oggi 209 anni e ha celebrato anche a Gorizia l’anniversario della propria fondazione. Una giornata speciale, quindi, che non si è fatta guastare, almeno nello spirito, dal maltempo. Le celebrazioni hanno preso il via di primo mattino nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Gorizia, con la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi della targa in onore del generale Enrico Riziero Galvaligi, ucciso a Roma dalle Brigate rosse nel 1980, da parte del comandante provinciale, il colonnello Luciano Giuseppe Torchia, e del presidente dell’Associazione nazionale carabinieri di Gorizia, il luogotenente in quiescenza Sergio Burlon.

Entrambi si sono poi recati a deporre una corona d’alloro ai piedi del monumento ai caduti del Parco della Rimembranza. La cerimonia principale si è svolta successivamente nella caserma Cascino, sede del XIII reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Poiché il tempo non è stato clemente, gli organizzatori si sono visti costretti a radunare i presenti in una sala al chiuso e non – come inizialmente programmato e fino all’ultimo minuto sperato – nella ben più scenografica piazza d’armi della caserma di via Trieste.

Nonostante lo spazio angusto in proporzione all’alto numero dei convenuti – tra autorità, militari schierati di più reparti e ospiti – è stato comunque possibile rendere omaggio alla Benemerita come previsto. Ed ecco, come da tradizione, la lettura dei saluti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha riconosciuto il ruolo «fondamentale dell’istituzione per la qualità della vita collettiva, oltre che per la salvaguardia della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente: un sicuro riferimento dello stato democratico».

In quella che è anche la Giornata mondiale dell’Ambiente non potevano mancare dei riferimenti al ruolo dell’Arma per la sua tutela. A fare eco a Mattarella, infatti, è stato il colonnello Luciano Giuseppe Torchia, che ha ricordato come «partendo dagli 800 uomini iniziali, nel 1814, con le attuali 800mila unità i carabinieri costituiscono anche la polizia ambientale più grande d’Europa». Non solo. Sempre Torchia ha elogiato «l’armonioso spirito di collaborazione tra tutte le forze di polizia – presente tra gli ospiti anche una delegazione della polizia slovena – e il senso di responsabilità degli operatori che ha portato a un assestamento degli indici di criminalità sui livelli pre-covid».

Sempre nel corso della cerimonia sono state conferite una serie di onorificenze agli uomini e alle donne dell’Arma che più si sono distinti nelle attività di servizio. Tra loro, il vicebrigadiere Giuliano Giacobbi della Compagnia di Monfalcone ha ricevuto dalla procuratrice della Repubblica Ilaria Iozzi l’encomio semplice per aver salvato, il 30 aprile dell’anno scorso, una persona dai propri intenti suicidi. Tanti applausi anche per l’encomio semplice collettivo concesso alle Compagnie di Gorizia, Gradisca e Monfalcone per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione locale nel corso dei devastanti incendi nel Carso della scorsa estate.

A ritirare le onorificenze dalle mani del prefetto Gabriele Ricciardi, in rappresentanza dei rispettivi reparti, il capitano Rosita Cioffi, il capitano Barbara Salvo e il luogotenente Pecorelli. Il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ha invece consegnato l’encomio solenne al tenente colonnello Alberto Prettegiani, effettivo al XIII reggimento, per gli eccezionali risultati conseguiti nell’Africa subsahariana, nell’ambito della missione “Eucap Sahel Mali”. Sempre in Africa, ma nel Niger, erano impiegati il tenente Matteo Scarpino e il vice brigadiere Mirko Galati Giordano, per la missione Misin.

Anche loro inquadrati nel reggimento con sede a Gorizia, che addestra e invia i propri operatori in missioni in tutto il mondo, non solo per garantire la sicurezza delle ambasciate italiane, ma anche per contribuire alla stabilizzazione di varie aree a rischio nell’ambito di operazioni di cooperazione internazionale. Tra queste, naturalmente, anche il Kosovo, tornato recentemente agli onori della cronaca per la tensione sempre più alta tra le comunità serbe e albanesi.

Ed è stato il colonnello Luca Franchini, vicecomandante della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, a consegnare l’elogio dell’Arma al maggiore Anna Zoppellaro per il supporto fornito e la professionalità dimostrata nell’ambito della missione Kfor della Nato “Joint Enterprise”. Oltre a questi, sono stati elogiati anche tanti altri ufficiali e sottufficiali, tutti impiegati o in Medio Oriente – Palestina, Libano e Iraq – o in Africa – Somalia e Gibuti, oltre ai Paesi già menzionati.

Foto Daniele Tibaldi

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