A Gorizia dieci studenti da Israele per scoprire la città, progetto allo Slataper

A Gorizia un ponte tra studenti italiani e israeliani, progetto al liceo Slataper

l'iniziativa

A Gorizia un ponte tra studenti italiani e israeliani, progetto al liceo Slataper

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Mar 2023
Copertina per A Gorizia un ponte tra studenti italiani e israeliani, progetto al liceo Slataper

Dieci ragazzi della città di Mod’in saranno ospiti dei coetanei per tutta la settimana, si punta ad ampliare il numero di scuole.

Condividi
Tempo di lettura

Dieci ragazzi arrivati da Israele vivranno e scopriranno Gorizia nei prossimi giorni fino a sabato, insieme ai propri coetanei dei licei Slataper. Questa mattina, è stato presentato il progetto Breaking wall realizzato dal polo liceale cittadino insieme alla Rabin high school di Mod’in, città a ridosso del confine con la Cisgiordania. Attirati in Italia nei giorni scorsi, nel corso di questa settimana svilupperanno un percorso insieme agli studenti italiani sulla multietnicità, guardando anche ai centri di Trieste e Venezia.

A illustrare gli obiettivi e ambizioni sono stati gli stessi ragazzi in Aula magna, insieme ai docenti che coordinano le attività: le professoresse Carla Tosoratti per la parte italiana; Annalee Perechodnik ed Eirat Shaulski per quella israeliana. “Il progetto rientra nella legge regionale di Stabilità - ha spiegato la referente dello Slataper, Tiziana Virgulin -, con la municipalità di Mod’in è stata sottoscritta una convenzione per quanto riguarda le Learning city”. Si tratta di un percorso che vede le città come luoghi dove apprendere.

Il modello è stato ripreso anche dall’Unesco, invitando i diversi paesi membri a puntare in questa direzione per far nascere nuove competenze che vadano oltre a quanto si apprende sui banchi. In questo caso, gli ospiti saranno protagonisti di iniziative legate al confine, per presentare il concetto di multiculturalità sviluppato qui a Nordest. A inizio anno, invece, sono stati gli studenti goriziani a raggiungere la località mediorientale per toccare con mano quella realtà particolare. Da lì, i contatti sono rimasti stretti e costanti.

“Il progetto più ampio - rileva Tosoratti - si chiama Start learning city app e riguarda l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Guarda le città come luogo di apprendimento, non solo formale ma informale”. Attraverso visite guidate e laboratori, quindi, si punterà a far conoscere ai giovani stranieri la storia della fu Gerusalemme sull’Isonzo, toccando anche luoghi come la sinagoga cittadina, il ghetto ebraico veneziano e tanti altri. “Lavoriamo anche contro l’antisemitismo, in un contesto scolastico” ha rimarcato la docente.

Tutto era iniziato nel 2021 con l’Expo di Dubai, durante il quale era stato creato un manifesto sulla scuola nel contesto educativo proprio con i ragazzi israeliani, a cui si erano aggiunti anche iscritti all’università di Dubai. L’intero percorso si era sviluppato online all’epoca, decidendo ora di fare il passo in più nel concreto. La bontà dell’iniziativa è stata testimoniata anche dalla Regione e dall’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen. Ora, la volontà è proseguire con questo percorso, ampliandolo anche ad altri istituti.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×