la rassegna
Il concorso Seghizzi porta 280 coristi a Gorizia, la sede a nuovo per eventi 2025
La rassegna tornerà in città dal 18 al 21 luglio, giovedì il concerto inaugurale in memoria di Italo Montiglio. Domenica il concerto di gala e le premiazioni.
Sono pronti ad arrivare a Gorizia i circa 280 coristi che prenderanno parte al 61esimo Concorso internazionale di canto corale Seghizzi. La rassegna tornerà in città dal 18 al 21 luglio, animando non solo il Teatro Verdi ma anche il Duomo dove si terranno i concerti delle due categorie dedicate alla musica sacra. Il programma è stato illustrato questa mattina in municipio dal presidente dell’associazione omonima Roberto Madotto e dall’assessore alla cultura Fabrizio Oreti, annunciando anche un'ulteriore novità: la sede del sodalizio in corso Verdi sarà rimessa a nuovo all’interno.
Dall’Unione europea, infatti, arriveranno 196mila euro per finanziare interventi nell’ex cinema, così da eliminare le barriere architettoniche e migliorare la fruizione del pubblico. Un cantiere il cui avvio è atteso per ottobre, con gli spazi che saranno poi a disposizione anche per iniziative legate alla Capitale europea della cultura 2025. Nel frattempo, però, c’è il concorso alle porte, che richiamerà anche quest’anno gruppi da tutto il mondo: sono sette i gruppi giunti da Filippine, Polonia, Ungheria, Germania e Indonesia. Lo stesso Madotto ha rilevato non poche difficoltà con le ambasciate italiane per il rilancio dei visti.
Dal canto suo, Oreti ha rimarcato che l’obiettivo dell’amministrazione locale è valorizzare i concorsi internazionali presenti in città, oltre ad accogliere le proposte culturali che stanno arrivando a Gorizia. Seppur ormai strutturato con una lunga storia, il Seghizzi quest’anno ha deciso di introdurre delle novità, a partire dalla mancata tassa d’iscrizione per i partecipanti ma l’arrivo alla kermesse è vincolato a un’attenta selezione. Inoltre, il vincitore di quest’anno - con il 34esimo Grand Prix domenica dalle 15 - sarà iscritto d’ufficio all’edizione del 2025, alla quale diversi cori hanno già espresso desiderio di partecipare.
Venerdì si partirà al Verdi alle 15 con il Classicismo per arrivare al contemporaneo, per poi passare al spiritual, gospel e jazz. Sabato mattina dalle 10, invece, la musica risuonerà in Cattedrale con le esibizioni di opere dal Rinascimento al Barocco, per passare poi dal Romanticismo ai giorni nostri. Al pomeriggio, si ritornerà a teatro dove, alle 16, andranno in scena canti popolari e tradizionali. Il clou, infine, domenica dalle 15 con la gara e alle 20.45 il concerto di gala e la proclamazione dei vincitori. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Alla fine, anche le prove si terranno al Verdi, anziché all’Auditorium di via Roma come inizialmente previsto.
La scelta di cantare in chiesa si lega alla storia dell’associazione Seghizzi, in quanto lo stesso Augusto Cesare Seghizzi diresse la Cappella metropolitana. Ulteriore novità del 2024 è il concerto inaugurale, giovedì 18 luglio alle 21 sempre al Verdi con la dedica al compianto maestro Italo Montiglio, storico presidente del sodalizio. Per l’occasione, saliranno sul palco il Coro giovanile regionale del Fvg, il duo cameristico Ivan Tanushi e Daniele Bonini, la pianista Mizuho Furukubo e il Tig Essence Choir di Gödöllő (Ungheria). Il tutto, peraltro, rientra negli appuntamenti del XX Festival Seghizzinregione.
La stessarassegna proseguirà anche in altre tappe, mentre il Concorso internazionale di canto cameristico si trasferisce al 3 e 4 ottobre e sarà aperto a voci nati dopo il primo giugno 1989. Molte le iniziative in serbo da parte della Seghizzi da qui a fine anno, tra cui il convegno che si terrà verso fine agosto per parlare della situazione di Gorizia negli anni Sessanta. Sarà un’occasione, ha rimarcato Madotto, per raccontare come la musica è riuscita a superare già all’epoca il confine, a partire dal primo concorso Seghizzi che incoronò vincitore il coro Tone Tomšič di Lubiana, con le annesse polemiche che ciò scatenò.
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