Gorizia nega il patrocinio al Gay Pride: «Evento che non abbatte i muri ma li alza»

Gorizia nega il patrocinio al Gay Pride: «Evento che non abbatte i muri ma li alza»

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Gorizia nega il patrocinio al Gay Pride: «Evento che non abbatte i muri ma li alza»

Di Redazione • Pubblicato il 07 Mag 2021
Copertina per Gorizia nega il patrocinio al Gay Pride: «Evento che non abbatte i muri ma li alza»

Confermata la contrarietà all'evento di settembre. Ziberna: «Io attaccato per le mie opinioni, altro che rispetto e pluralismo».

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La giunta di Gorizia, presieduta dal sindaco Rodolfo Ziberna, ha respinto all’unanimità la richiesta di patrocinio per il Fvg Pride, che si svolgerà fra maggio e settembre a cavallo del confine. “Nessun pregiudizio, ci mancherebbe - chiarisce subito il primo cittadino - perché in una società civile e democratica, come ho già detto, ognuno deve sentirsi libero di amare chi vuole. Altra cosa è l’ostentare provocatoriamente determinate scelte sessuali a scapito di altre. Sono certo che ci fosse una manifestazione volta a esaltare i rapporti etero, verrebbe considerata discriminatoria, com’è già accaduto, verso chi non la pensa così e, quindi, lo stesso deve valere per il Gay pride".

"Non è un evento che abbatte i muri - aggiunge - ma, paradossalmente, li alza, perché cerca di separare gli omosessuali dagli altri anziché considerare la loro condizione assolutamente normale in una società pluralista come la nostra. Una società in cui, è vero, si registrano purtroppo episodi quotidiani di violenza che abbraccia tutti i segmenti sociali e, anche in questo caso, non può esistere violenza di serie A e violenza di serie B: per gli episodi che vedono protagonisti i gay si manifesta per quelli, tanti e quotidiani, che hanno al centro donne, bambini, anziani, commercianti, persone obese, persone magre e via elencando non lo si fa".

"Senza parlare della necessità oggi - sottolinea - di mettere al centro di ogni nostra azione la ricostruzione di una società fortemente colpita, anche in termini psicologici, oltre che economici e occupazionali, dal prolungarsi dell'epidemia. In questi giorni è riesplosa nuovamente la questione degli infortuni sul lavoro, alcuni dei quali mortali e hanno spostato l'attenzione su una delle sfide più importanti e difficili che ci aspettano. Ossia quelle riguardanti la qualità dell'ambiente lavorativo, in tutti i suoi aspetti, e la qualità delle retribuzioni che, purtroppo, già prima del Covid-19, in alcuni settori, aveva raggiunto livelli vergognosi per una società civile. Queste sono le cose per cui manifestare e che avrebbero un patrocinio convinto del Comune di Gorizia".

"Poi - conclude Ziberna -, mi fa sorridere il fatto che si parla di rispetto verso la diversità e quando il sottoscritto esprime le sue opinioni 'diverse' viene attaccato pesantemente sulle pagine social. Altro che rispetto e pluralismo, qui si vuole il pensiero unico. Una vera lezione di rispetto verso la diversità di opinioni, arriva invece, ancora una volta, dalla Capitale europea della cultura 2025, ovvero dai Comuni di Gorizia e di Nova Gorica che hanno idee diverse sul Gay pride ma vengono reciprocamente rispettate. Questo significa abbattere realmente i muri mentali”.

Netta la contrarietà alla decisione da parte del Pd: "Divisivo non è il Pride ma Ziberna - commenta il capogruppo Marco Rossi -. Mostrando una volta di più la propria inadeguatezza politica a guidare la città simbolo dell'abbattimento dei muri, è lui che li alza ogni volta che può, crea tensioni e divisioni e vede pericoli ovunque. Ma soprattutto alimenta e gioca sull'estremismo perché solo così riesce a dare un senso al proprio impegno politico nel momento in cui, lo vede l'intera città, l'esperienza politica della sua giunta è al capolinea".

"Il tentativo maldestro, ma sarebbe meglio dire delirante, -di contrapporre gli infortuni sul lavoro al Pride (che cosa c'entrino lo sa solo lui, se lo sa) - aggiunge il dem - è poi davvero rivoltante e insultante: un'ignobile speculazione politica di fatti di cronaca drammatici. Per fortuna, credo che la maggior parte dei goriziani sia ben superiore a questo sindaco al capolinea politico e accoglierà con rispetto la manifestazione annunciata dal Pride Fvg".

Nella foto: la sfilata a Madrid nel 2013 (Barcex/Flickr)

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