Gorizia, il concerto della Polizia per la sicurezza in strada: «No alcol e telefoni»

Gorizia, il concerto della Polizia per la sicurezza in strada: «No alcol e telefoni»

al teatro verdi

Gorizia, il concerto della Polizia per la sicurezza in strada: «No alcol e telefoni»

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 19 Nov 2022
Copertina per Gorizia, il concerto della Polizia per la sicurezza in strada: «No alcol e telefoni»

Ieri sera l'esibizione al Teatro Verdi, la proposta della polizia slovena per un'esibizione sul confine.

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Una platea stracolma ha accolto ieri sera, al Teatro Verdi di Gorizia, la Fanfara della Polizia di Stato. L’orchestra ha intrattenuto il pubblico per un paio di ore eseguendo brani di vario genere, da grandi classici come l’Aida di Giuseppe Verdi, a interpretazioni di autori contemporanei, come l’intramontabile Ennio Morricone, Massimo Ranieri, The Waltz Goes On di Anthony Hopkins, Bourré del gruppo Jethro Tull e persino Zitti e buoni dei Måneskin, per accontentare anche le nuove generazioni.

L’occasione che ha portato nel capoluogo isontino il complesso musicale con sede a Roma è stato il 75.mo anniversario della fondazione della Polizia stradale. Il 26 novembre del 1947, infatti, furono riorganizzati i servizi di polizia stradale, istituzionalizzando il reparto delle forze di polizia che, da allora, opera per garantire ogni giorno la sicurezza sulle strade svolgendo attività di prevenzione e soccorso. E quello della sicurezza è stato proprio il tema centrale della serata, a cui hanno partecipato anche classi della scuola media “G.I. Ascoli” e del liceo “Dante Alighieri”.

La cerimonia è stata intitolata “Musica in sicurezza” ed è stata inserita in un progetto volto a sensibilizzare i giovani sui pericoli cui possono incorrere, se non adottano un comportamento responsabile quando sono al volante, o prima, assumendo dosi di alcol oltre i limiti consentiti dalla legge o, peggio, sostanze stupefacenti. “Un incidente è per sempre, come i diamanti”, ha ammonito il questore di Gorizia Paolo Gropuzzo, mentre il comandante della Polstrada del Friuli Venezia Giulia Paolo Di Domenico ha ricordato che i giovani non vanno demonizzati.

Infatti, “le statistiche ci dicono che la fascia d’età più coinvolta incidenti stradali è quella dai 28 ai 40 anni”. Ma i numeri rivelano anche che quello versato dalla Polizia stradale è anche il tributo di sangue più alto in assoluto tra i vari reparti della Polizia di Stato, a dimostrazione dell’elevato grado di rischio in cui si trovano a operare quotidianamente i propri agenti. Rischio che almeno sembra essere ripagato dal calo costante di vittime, tra la popolazione, per incidenti stradali registrato dal 2001 – con circa 7mila decessi – al 2020, il cui bilancio è più che dimezzato (2.395 morti).

A rendere omaggio alla Polstrada, per conto dell’amministrazione cittadina, è stata la vicesindaca Chiara Gatta, a cui poi ha fatto seguito il viceprefetto Giuseppe Donadio. Per conto del presidente della Regione e del Consiglio regionale, invece, hanno espresso i propri saluti l’assessore al Demanio Sebastiano Callari e il consigliere Antonio Calligaris. Forte anche il sostegno di Autovie Venete, il cui presidente Maurizio Paniz ha dichiarato che per lui è “un onore essere a Gorizia, dove due città e due Stati condividono lo stesso cielo”.

“La realtà gorizian rappresentata dal lavoro degli amministratori locali dell’Isontino, può essere esportata come modello in tutto il Paese”. Il tema della Capitale europea della cultura è quindi diventato centrale quando è salita sul palco anche una delegazione della polizia slovena, guidata dal direttore della Questura di Nova Gorica, Evgen Govekar. Pienamente soddisfatto dal livello di cooperazione tra le due forze di polizia, Govekar ha lanciato una proposta clamorosa al suo omologo italiano.

“Dato che anche noi, in Slovenia, abbiamo un’orchestra della polizia, perché non organizziamo un concerto congiunto sul confine?” l'idea. Chissà se l’appello sarà accolto a Roma entro il 2025. A concludere la serata sono stati i ragazzi delle scuole, chiamati a improvvisare un coro per accompagnare la fanfara sulle note dell’inno di Mameli. La loro esibizione è stata seguita dalle acclamazioni del pubblico, che ha quindi richiesto il bis.

Per Callari, "lascia interdetti constatare che la nostra regione è tra quelle che registrano il tasso di incidentalità più alto. La popolazione è ancora troppo distratta dall'uso improprio dello smartphone e di altri apparecchi elettronici. L'amministrazione regionale continuerà a impiegare risorse importanti a sostegno della Polizia stradale". Il rappresentante della giunta ha quindi ringraziato il corpo "per le attività di educazione stradale che continua a svolgere con encomiabile impegno e per il costante presidio delle nostre strade garantito dai suoi operatori".

Foto Daniele Tibaldi

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