il progetto
Gorizia chiama giovani artisti, nasce l'academy in via Rastello aperta alla città
Il progetto, inserito nel percorso del Bando Borghi, vedrà il lancio annuale di una call per giovani artisti con tre percorsi di alta formazione. Le attività.
Percorsi culturali che vogliono dare spazio e opportunità ai giovani ma anche a Gorizia, concretizzando l’idea che l’arte e la cultura non sono solo fini al godimento estetico ma anche alla crescita del territorio. Ecco riassunta la filosofia di “Arte per la città”, il programma di iniziative messo a punto dall’associazione culturale Quialtrove e che avrà il suo fulcro nel recentemente inaugurato spazio d’arte contemporanea The circle, in via Rastello 91.
I presupposti alla base del progetto sono talmente condivisibili da essere stati ribaditi da tutti i partecipanti alla conferenza stampa che questa mattina ha animato il “quartier generale” dell’associazione che fino a luglio ospita “Duetto”, la mostra dell’affermato artista Serse Roma che ha voluto accanto a sé l’esordiente e talentuoso Eric Gerini. Si tratta di un format che verrà ripetuto nelle successive esposizioni (la prossima vedrà protagonista la pittrice triestina Manuela Sedmak, affiancata da un giovane di cui ancora non è stato rivelato il nome) ma la visibilità alle nuove leve dell’arte verrà garantita soprattutto dalla Open Academy che impegnerà Quialtrove almeno per i prossimi tre anni, a supporto di un’attività che verrà gestita dall’Accademia di Venezia.
Il progetto, inserito nel percorso del Bando Borghi, vedrà il lancio annuale di una call per giovani artisti che potranno prendere parte a tre percorsi di alta formazione tenuti da professori e artisti dell’istituzione lagunare. Workshop, laboratori ma anche residenze attive sul territorio ruoteranno attorno a temi specifici: il primo, che partirà in autunno (e sarà preceduto dal lancio della call, che avverrà nei prossimi mesi) sarà Arte per la città, il prossimo anno ci si confronterà sul tema Arte per il pianeta mentre il terzo anno spetterà a Arte per il sociale, cogliendo anche le recenti sollecitazioni ministeriali per sviluppare percorsi di arteterapia che l’associazione ha già avuto modo di sperimentare nelle case di riposo, grazie alla disponibilità proprio di Serse Roma.
Come ha spiegato il vicepresidente di Quialtrove Fabio Bonetta, al termine di ogni academy ci saranno delle mostre diffuse che permetteranno la visibilità di ciò che è stato fatto durante il percorso formativo. Percorso che, grazie al coinvolgimento dell’Accademia, vedrà il rinsaldarsi dei rapporti fra questa e il goriziano dato che fin dalla sua fondazione nel 1750 l’istituzione è stata un punto di riferimento per la formazione degli artisti di tutta la regione. Lo ha sottolineato il vicepresidente Stefano Marotta, che non ha mancato di ribadire l’importanza per l’arte di uscire da un circuito autoreferenziale per relazionarsi con dinamiche sociali e territoriali.
La possibilità di trasformarla in un volano per l’economia e per far uscire Gorizia dalla posizione finora periferica avuta nella Penisola sono stati gli argomenti al centro degli interventi dell’assessore alla cultura Oreti e del presidente della commissione cultura della Regione Diego Bernardis. «Quella di oggi è una mattinata importante perché qui, ora, si dimostra la trasformazione della cultura in indotto economico: il Bando Borghi è la dimostrazione che grazie alla Capitale europea della Cultura stanno arrivando fondi per creare opportunità, soprattutto per il rilancio di Borgo Castello. Ciò su cui è importante lavorare, e la vostra associazione già lo sta facendo, è aprire delle prospettive per il futuro, soprattutto per le nuove generazioni, sfondando quindi il muro del 2025» ha affermato Oreti.
Sulla stessa lunghezza d’onda Bernardis: «Go!2025 è l’occasione per far rinascere la città dal punto di vista culturale e anche immobiliare dato che il luogo in cui ci troviamo era una vecchia drogheria: e come nelle drogherie di un tempo si mescolavano le spezie, così voi state attuando un mix di cultura con l’idea dell’Academy che supportiamo con convinzione perché permetterà a questo spazio di diventare un luogo di incontro di culture da cui potranno partire interessanti sviluppi».
L’appoggio della Regione è stato rimarcato anche da Giulia Degano, rappresentante della Direzione cultura dell’ente, che ha confermato come l’elemento di discrimine per l’appoggio del progetto sia stata proprio la centralità assegnata ai giovani. Giovani che comunque avranno sempre modo di rapportarsi con alcuni “grandi” del settore fra cui Loris Cecchini, protagonista dell’evento che da novembre sarà ospitato nello spazio di via Rastello e anche all’esterno di esso e che traghetterà la galleria direttamente negli eventi del 2025 quando, l’8 febbraio – data dell’avvio ufficiale della capitale Europea – lo stesso artista (attualmente impegnato in una mostra alle Scuderie del Quirinale) sarà presente a Gorizia.
Ma Quialtrove punta anche al coinvolgimento della cittadinanza grazie a una raccolta di idee online che, fino a oggi, ha permesso ai goriziani di esprimersi sulle modalità in cui l’arte possa contribuire alla riqualificazione di Borgo Castello e all’evoluzione della società. I risultati di questo concorso di idee sono al centro dei due incontri pomeridiani con il panel “L’arte della collaborazione” che intende approfondire i risultati del percorso di co-progettazione con le idee di cittadini e categorie. Alle 17 l’incontro “Sogno o son desto?” sarà un ulteriore momento per condividere e illustrare i progetti più significativi emersi in queste prime settimane di lavoro.
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