«Friulano esclusa da Gusti di frontiera a Gorizia», centrosinistra attacca sulla lingua

«Friulano esclusa da Gusti di frontiera a Gorizia», centrosinistra attacca sulla lingua

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«Friulano esclusa da Gusti di frontiera a Gorizia», centrosinistra attacca sulla lingua

Di T.D. • Pubblicato il 03 Ott 2024
Copertina per «Friulano esclusa da Gusti di frontiera a Gorizia», centrosinistra attacca sulla lingua

L'opposizione in Consiglio regionale chiede perché non ci fossero indicazioni in friulano nel padiglione di Promoturismo, la replica da Bernardis (Fp).

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Le lingue con cui si promuove Gusti di frontiera tornano al centro di discorsie a Gorizia, dopo la parentesi dell'anno scorso legata allo sloveno. Se in quel fraggente ci fu un po' di malumore per non aver riportato alcuna indicazione nella lingua di Primož Trubar (al contrario di quest'anno) anche dal municipio di Nova Gorica, questa volta a sollevare il tema è l'opposizione in Consiglio regionale nei confronti dello stand di Promoturismo in piazza Sant'Antonio con riferimento al friulano. Gli esponenti Massimiliano Pozzo (Pd) e il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, hanno infatti presentato un'interrogazione sul tema.

«In un evento di portata extraregionale come “Gusti di Frontiera” - spiegano - giudicata la kermesse enogastronomica più grande del nord Italia, dove accanto alla promozione delle tipicità del territorio c'è proprio la multiculturalità e il plurilinguismo, è assurdo che sia proprio la Regione Fvg ad escludere dal suo padiglione e dagli infopoint la lingua friulana». L'interrogazione - sottoscritta anche dai colleghi Diego Moretti, Laura Fasiolo (Pd) ed Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) - chiede quindi il perché non sia stata usata anche la marilenghe nei materiali informativi presenti nello stand allestito da Promoturismo Fvg “Io sono Fvg”.

«Non solo la giunta Fedriga ha ignorato che il territorio del Comune di Gorizia è caratterizzato dall’utilizzo di quattro lingue storiche locali, ossia il friulano, lo sloveno, il tedesco e l’italiano - incalzano dal centrosinistra - ma ha fatto lo stesso anche con la nostra autonomia statutaria che, essendo cambiato completamente il contesto rispetto al suo concepimento culminato con lo Statuto del 1963, oggi si regge sulla particolarità identitaria, linguistica e culturale, nel cui scenario la friulana è quella di maggior consistenza numerica. E quindi difendere e valorizzare la lingua friulana significa difendere e valorizzare l'Autonomia di questa nostra regione».

Pozzo e Moretuzzo si rivolgono quindi all'esecutivo affinché chiarisca quale sia la motivazione per cui le informazioni destinate al pubblico, compresi i pieghevoli distribuiti, siano stati redatti solo in inglese, italiano, sloveno e tedesco e non siano stati redatti, come normativamente previsto, anche nella lingua friulana. Dal canto suo, il sindaco Rodolfo Ziberna si dice concorde sul simbolismo della diversità linguistica di Gorizia, rilevando però che le informazioni contenute sui depliant e cartelloni sono di servizio. Come Comune, quindi, «nulla i vieta che, se arriveranno finanziamenti ad hoc anche per il friulano, lo stamperemo anche sui volantini».

Per il consigliere Diego Bernardis (Fediga presidente) «Le critiche mosse dai colleghi consiglieri Pozzo e Moretuzzo potrebbero sembrare un tentativo strumentale di gettare ombre su una manifestazione di grande successo, piuttosto che un contributo costruttivo al dibattito. Gusti di Frontiera è stato un trionfo di sapori e profumi da ogni parte del mondo, che ha visto partecipare migliaia di persone e non merita di essere sminuito da polemiche pretestuose». Alla luce del valore di Gusti, incalza, «sminuire una manifestazione così importante con polemiche di natura politica è ingiusto e non rende merito al grande lavoro svolto da organizzatori e istituzioni».

«Ribadisco l'importanza di valorizzare le nostre lingue storiche, inclusa la lingua friulana. Infatti – prosegue – sono certo che, per l'edizione 2025, che coinciderà con l'anno del riconoscimento di Gorizia e Nova Gorica come capitale europea della cultura, saranno inclusi materiali promozionali anche in friulano, correggendo eventuali dimenticanze di quest'anno. Quello che sorprende, però, è il silenzio dei consiglieri Pozzo e Moretuzzo rispetto a Friuli Doc, svoltosi a Udine a inizi settembre, dove i materiali informativi, ad esempio sul sito, erano in italiano, tedesco e inglese, senza alcun accenno alla lingua friulana. Questo – conclude Bernardis – fa pensare che le loro critiche siano più un attacco politico che un suggerimento costruttivo».

Foto Gusti di Frontiera - Pagina ufficiale

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