Gorizia, cambio alla guida del Novi Glas: Paljk in pensione, Devetak direttore

Gorizia, cambio alla guida del Novi Glas: Paljk in pensione, Devetak direttore

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Gorizia, cambio alla guida del Novi Glas: Paljk in pensione, Devetak direttore

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Ago 2024
Copertina per Gorizia, cambio alla guida del Novi Glas: Paljk in pensione, Devetak direttore

Da oggi la guida passa a Danijel Devetak. Per il giornale cattolico sloveno Novi Glas si chiude un’epoca. E se ne apre un’altra, come in ogni ciclo vitale.

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Per il giornale cattolico sloveno Novi Glas si chiude un’epoca. E se ne apre un’altra, come in ogni ciclo vitale, anche se, proprio come in natura, già da tempo il cambiamento era in atto. Da oggi, primo agosto 2024, sarà Danijel Devetak a succedere a Jurij Paljk, storica firma del giornale e direttore, anche se già da mesi è indirettamente al timone del settimanale che segue giornalisticamente le diocesi di Gorizia e Trieste. Paljk, che ha saputo incarnare il vero spirito di un giornalista di confine, nell’accezione meno fisica possibile, si è sempre calato, nel suo modo di scrivere di attualità, cronaca, cultura, sport, fede e delle piccole storie locli, con la professionalità di qualcuno assetato di verità e di necessità di raccontare in modo chiaro e limpido quanto i suoi stessi occhi stessero testimoniando.

Un giornalista, insomma, veramente «figlio di Aquileia», come il collega direttore del settimanale diocesano di Gorizia, Mauro Ungaro, ha ricordato in un post social. Figlio di quella terra in grado di parlare più lingue e di confrontarsi con tanti mondi diversi ma riuniti sotto un campanile, vicino ai martiri Ermacora e Fortunato, che ha parlato, anche con voce tremante, di fronte ai potenti della terra. Un giornalista che si è formato in una Jugoslavia unita, militare a Belgrado in grado di conoscere l’anima e la mentalità di uno e dell’altro mondo, in grado di analizzare lucidamente quanto accadeva non solo nelle Chiese che stava raccontando ma nel mondo, nel giornalismo, nella società.

Nato nel 1957 a Velike Žablje nella Valle del Vipacco (Vipavska dolina) in Slovenia, dal 1978 vive e lavora in Italia. Oltre alla direzione del Novi Glas, negli anni Paljk ha collaborato e continua a collaborare con diverse testate sia in Slovenia che in Italia. Poeta, oltre che giornalista, ha pubblicato diversi libri di poesia e di prosa e le sue poesie sono state tradotte in italiano, friulano, inglese e in lingua ceca. Ha scritto diversi racconti radiofonici; svariate sue poesie sono state utilizzate per brani musicali. È presente in varie antologie. È membro del Pen sloveno e dell’associazione degli scrittori sloveni (Društvo slovenskih pisateljev). «Il suo mondo è, di fatto, trilingue, perché è sposato con una friulana, ha anche tradotto poesie e racconti letterari dal friulano allo sloveno», ha scritto qualche anno fa in una sua biografia.

Un mondo trilingue che ha ripercorso anche nel suo ultimo editoriale, “Srečno, Novi glas!”, richiamando la necessità di un giornalismo, anche cattolico, sempre incentrato sull’onestà: «Ogni addio è ovviamente difficile, ma sono convinto che i collaboratori più giovani continueranno a rimanere fedeli alla democrazia, al cristianesimo e alla parola slovena, come prescrive lo statuto di Novi glas. Guardare indietro al passato può naturalmente essere doloroso, quando penso agli errori che ho fatto nella gestione del settimanale; tra questi, forse, posso citare anche il fatto che sono sempre stato di vedute ampie, ho pubblicato anche scritti che non avrei scritto io stesso, ma mi sembrava che nel nostro ambiente fosse necessario pubblicare anche opinioni diverse dalle mie, dalle nostre posizioni. Tuttavia, posso affermare per me stesso e per i collaboratori che abbiamo sempre cercato di essere onesti e sinceri, mai offensivi», così Paljk dalle colonne del Novi Glas.

Ringraziando i giornalisti, i collaboratori, il consiglio di amministrazione, Paljk ha voluto sottolineare ancora una volta il grande contributo «nel campo dell'educazione di nuovi pubblicisti e giornalisti professionisti, la maggior parte dei quali oggi lavora altrove». Prima di lanciare un “buona fortuna”, che lo scrivente tradurrebbe anche in un “buon cammino”, al settimanale, Paljk ha ribadito un grazie a «tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito a far sì che il nostro Novi glas continui a creare e riflettere la nostra società, la nostra Chiesa e noi stessi in Italia. Che possa continuare così». Lo stesso augurio che il nostro quotidiano, nello spirito di collaborazione e rispetto giornalistico, fa al nuovo direttore e a tutta la redazione.

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