Gorizia, il Benedict Gospel anima il Natale al Teatro Verdi

Gorizia, il Benedict Gospel anima il Natale al Teatro Verdi

IL CONCERTO

Gorizia, il Benedict Gospel anima il Natale al Teatro Verdi

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 19 Dic 2024
Copertina per Gorizia, il Benedict Gospel anima il Natale al Teatro Verdi

Coinvolgente lo spettacolo dell'ensamble statunitense che fatto esibire anche tre soliste individuate nel pubblico.

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Immaginiamo un teatro con 500 spettatori che, di punto in bianco, si trasforma in una gigantesca chiesa del centro di Harlem, dove il coro riesce a trascinare con i suoi gospel tutti i partecipanti. È esattamente quanto successo ieri sera al Teatro Verdi di Gorizia grazie all’esibizione del Benedict Gospel Choir, un ensamble di 30 elementi provenienti in realtà non dal centro di New York ma da South Carolina, Kentucky, Georgia per diffondere la cultura e lo spirito che stanno alla base dei gospel.

Non si è trattato infatti di un semplice concerto, con tanto di accompagnamento musicale dal vivo, ma di una vera e propria celebrazione dell’amore cristiano e verso Dio, manifesto nel fatto che anche nel momento in cui erano dietro le quinte, i solisti non mancavano di cantare e seguire le coreografie dei coristi sul palco mentre il carismatico direttore Jason Clayborn incitava i compagni e il pubblico a rispondere alle esortazioni com’è proprio di ogni ministro di culto delle celebrazioni ecclesiastiche per le quali sono celebri i gospel.

Dopo i saluti e gli auguri per le prossime festività da parte del sindaco Ziberna e dell’assessore alla Cultura Oreti, la serata inizia con l’immediato coinvolgimento del pubblico invitato ad applaudire perché «abbiamo trascorso due settimane nei più grandi teatri d’Europa ed è per noi un onore essere stasera qui con voi. Quindi – esorta Clayborn – trasformiamo questo teatro in una chiesa: strappate le cinture di sicurezza e ballate».

Impossibile non dargli retta: la musica (con un volume a tratti eccessivamente alto rispetto alle voci) si fa sempre più incalzante, le semplici coreografie del coro invitano a ondeggiare sulla poltrona e le voci dei solisti raggiungono il cuore illuminandolo senza filtri. Tasha Page Lockhart, Micah E. Clarke e Daria Raymore con le loro voci esplodono in ognuno dei brani che interpretano con il supporto dei coristi, impreziositi da tuniche color avorio bordate di viola.

L’ora e mezza di spettacolo scivola rapidamente grazie al continuo coinvolgimento del pubblico, chiamato anche a interpretare il ritornello di “Heal the world” di Michael Jackson attraverso tre improvvisate quanto talentuose soliste della platea. Analogo il coinvolgimento per “Stand by me” e “When the Saints go marching in”, ultimo brano della serata prima del bis che ha subito diffuso l’atmosfera gioiosa delle feste grazie a “Oh happy day”.

La stagione del Verdi riprenderà dopo le festività con un nuovo appuntamento del palinsesto dedicato a “Musica e balletto”, la serata “Alles walzer” che l'11 gennaio vedrà protagonista l’étoile Alessio Rezza e i ragazzi del teatro dell’Opera di Roma. La serata sarà preceduta da un’introduzione allo spettacolo, a ingresso libero, ospitata alle 18 nella Sala del Ridotto curata dall’Ute. 



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