Botta e risposta
Gorizia, Roldo attacca il Comune sull'officina: «Esternalizzare pessima scelta»
La consigliera di minoranza chiede lumi sulla scelta di non mantenere interno il servizio. Del Sordi, «costi insostenibili, servono omologazioni specifiche».
«Dopo anni di onorato servizio l’officina comunale è stata svuotata e dismessa. Perché?». Questa l’interrogazione sottoposta da Giulia Roldo durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale. «La motivazione addotta dall’assessore Del Sordi è che non è più conveniente e tecnicamente sostenibile mantenere in attività l’officina del Comune. In effetti nel corso degli ultimi due anni, dei tre dipendenti di questa unità, uno ha cambiato lavoro e uno è andato in pensione, ma entrambi non sono stati sostituiti».
«La conseguenza principale legata a questa chiusura è che le attività prima svolte in maniera interna dal Comune, verranno invece adesso esternalizzate rendendo più articolate, lente e complesse operazioni che prima venivano automaticamente svolte all’interno del Comune», così la consigliere. «Il problema legato alla dismissione di questa struttura non impatta solo su questo servizio, bensì anche sugli altri che si avvalevano della strumentazione dell’officina, ossia il Verde Pubblico e dal Cantiere Stradale».
La consigliera punta il dito anche sui «ritardi e impossibilità di svolgere anche interventi in questi settori non avendo più a disposizione la strumentazione usata quindi non solo per la manutenzione dei veicoli. L’attenzione del Comune restando in tema di veicoli dovrebbe rivolgersi piuttosto agli svariati mezzi immatricolati dal Comune e lasciati inutilizzati per non dire ‘abbandonati’ sul territorio comunale, si tratta automobili, carri funebri, furgoncini che sono stati segnalati in diverse aree della città”. Per questo motivo la consigliera ha inoltrato un’interrogazione scritta che chiede esplicitamente di fare chiarezza una volta per tutte sul parco macchine del Comune e del loro stato di utilizzo attuale».
«L’obiettivo è che si dismettano i mezzi che non si usano più da anni, ma per i quali vorrei capire se stiamo anche pagando bolli e assicurazioni inutilmente da anni. Per esempio, nel caso del carro funebre, non ha senso tenerne uno fermo da anni, visto che il servizio è gestito da terzi”. “In più” continua la consigliera, “se anche si mettesse fine ora a questi sprechi, sarà ovviamente impossibile recuperare le somme importanti versate negli anni passati purtroppo», conclude.
Si tratta, in ogni caso, di una questione economica e di certificazioni per i vari mezzi a disposizione del Comune, come conferma l’assessore Francesco Del Sordi: «Avevamo un’officina con operai qualificati – sottolinea – ma nel corso del tempo abbiamo perso sia risorse che personale. Quanto è rimasto è assai poco ed è insufficiente per tenere in piedi la struttura dal punto di vista del personale».
In questo momento, dunque, «dovrebbero essere integrate le figure ma non possiamo farlo perché per questo tipo di lavoro sono richieste delle certificazioni e omologazioni ben specifiche soprattutto a livello comunitario. Non riusciamo a garantire il tutto e, in questo momento, la soluzione più pratica è appoggiarsi a officine che posseggono queste certificazioni». Del Sordi non esclude che «la situazione possa evolversi nel tempo, anche se per ora non c’è la possibilità di soddisfare i due requisiti, ovvero il personale e le certificazioni. È una situazione complessa che ogni officina vive dal punto di vista professionale quotidianamente. È una scelta prettamente tecnica e non politica presa assieme agli uffici, anche per avere un prodotto più vantaggioso», conclude Del Sordi.
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