I controlli
Gorizia, arrestato cittadino sloveno: trovato su un'auto rubata con arnesi da scasso

La Polizia di Stato ferma due uomini sospetti. Uno è stato arrestato per false generalità, l’altro denunciato a piede libero per ricettazione e porto di oggetti atti a offendere.
Nella notte del 14 marzo scorso, la Polizia di Stato di Gorizia ha arrestato in flagranza un cittadino sloveno, classe 1996, per aver fornito false generalità ai pubblici ufficiali. Inoltre, è stato indagato a piede libero, insieme a un presunto complice e connazionale trentanovenne, poiché entrambi sono stati trovati a bordo di un’auto rubata contenente diversi oggetti atti a offendere. Durante un’attività di controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei reati, in particolare dei furti in abitazione, la Squadra Volante della Questura di Gorizia ha notato due persone sospette in via Duca d’Aosta, nel centro città.
Una si trovava vicino a un’auto con targa straniera, osservando le abitazioni, mentre l’altra era seduta sui sedili posteriori del veicolo. Alla vista degli agenti, uno dei due ha mostrato un evidente nervosismo e si è rifiutato di collaborare, fornendo false generalità. Considerato il comportamento sospetto dell’uomo e il suo tentativo di ingannare gli operatori, i poliziotti hanno immediatamente verificato che la Daewoo Matiz su cui si trovavano era stata denunciata come rubata.
A quel punto, hanno proceduto alla perquisizione personale dei due individui e del veicolo. La perquisizione ha dato esito positivo: all'interno di due zaini sono stati rinvenuti passamontagna, guanti, una smerigliatrice angolare (flex), un manganello, un coltello, pinze, un taglierino, torce, cacciaviti e chiavi da lavoro di varie dimensioni. L’auto e tutto il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro. Alla luce di quanto accertato, il cittadino sloveno, destinatario anche della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Gorizia, è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale “Bigazzi”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Successivamente, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare del divieto di dimora in tutta la Regione Friuli Venezia Giulia. Al termine delle operazioni, il presunto complice è stato denunciato a piede libero per ricettazione e porto di armi o oggetti atti a offendere. Inoltre, è stata avviata la procedura per l’applicazione del divieto di ritorno nel Comune di Gorizia, su disposizione del Questore. Si precisa che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza di condanna definitiva.
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