Gorizia aumenta la Tari, bolletta più cara del 12% dopo l'errore del 2022

Gorizia aumenta la Tari, bolletta più cara del 12% dopo l'errore del 2022

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Gorizia aumenta la Tari, bolletta più cara del 12% dopo l'errore del 2022

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 02 Lug 2024
Copertina per Gorizia aumenta la Tari, bolletta più cara del 12% dopo l'errore del 2022

La maggioranza approva l'aumento dei costi, aggravati dalla situazione del 2022. Modifiche anche al regolamento collegato con agevolazioni e sgravi.

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Confermato l’aumento della Tari per il 2024 a Gorizia, dopo il voto di ieri sera in Consiglio comunale. Un incremento deciso a seguito della presentazione del Piano economico finanziario presentato dall’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir), che per quest’anno prevede un incremento del 2,6% facendo salire il costo totale per il Comune a poco meno di 7 milioni di euro. A questi, però, vanno aggiunti i 703.338 euro derivanti dalle tariffe 2022 ma la cui delibera non è mai stata pubblicata sul sito del ministero dell’Economia e Finanza.

La norma, infatti, prevede che il documento debba essere trasmesso al dicastero entro la fine di ottobre, altrimenti si applicano le tariffe dell’anno precedente. Situazione che si è venuta a creare a Gorizia, provocando di conseguenza un sbilanciamento che l’amministrazione ha dovuto tamponare in questa tornata. Così facendo, si arriva a un impennata dei costi di circa il 12%. «Il Comune non può farsi carico degli oneri - ha spiegato l’assessore al Bilancio, Paolo Lazzeri - quindi è necessario il recupero della somma al fine del mantenimento degli equilibri di bilancio».

La vicenda, oggetto di istruttoria da parte della Corti dei conti, è stata spiegata già a suo tempo alla luce dell’attacco hacker ai danni del sistema informatico comunale proprio nell’estate 2022. Tesi che non ha convinto però Giulia Roldo (Lista Martina), che durante la discussione ha rilevato che «quel tipo di pubblicazione non va fatta sul sito del Comune ma del Mef». In ogni caso, la "bolletta" sarà ripartita per il 60% alle utenze domestiche, mentre il restante 40% a quelle non domestiche. Confermate le agevolazioni per chi conferisce rifiuti all’isola ecologica di Straccis.

Animato il dibattito in Aula, facendo seguito anche al voto sulle modifiche al regolamento della stessa tassa sui rifiuti. «Questo scherzetto del recupero dei costi - ha commentato Marco Rossi (Pd) - rappresenta il 10% dell’importo del Piano economico», chiedendo quindi che prossimamente i consiglieri possano avere una riunione con l’amministratore unico di Isontina ambiente, Giulio Severo Tavella, per chiedere chiarimenti e proporre idee. Auspicio condiviso da Emanuele Traini (Ragione Autonoma Fwd), rilevando che «i vertici di Isa non si sono mai sottratti al confronto».

Critiche arrivate da Franco Zotti (Zotti contro tutti) e dalla già citata Lista Martina, con Roldo che ha ricordato che se non si fosse coperto l'ammanco, ci sarebbe stato un buco di bilancio. Lo stesso Lazzeri, poi, ha spiegato che da qualche tempo si è iniziato a parlare di aggregazioni per le società locali, con uno studio commissionato a riguardo dalla stessa azienda isontina: «Sono iniziate delle interlocuzioni per capire se c’è la possibilità di fondersi con altre realtà, che ormai sono in fase avanzata. Vi è consapevolezza che i costi determinati dall’Ausir vanno aumentando nel corso del tempo, bisogna realizzare delle economie di scala».

Dalla maggioranza, Dario Obizzi (Forza Italia) ha invece espresso apprezzamento per il ritorno della sede della società a Gorizia, dentro Villa Ritter. Ha quindi rilevato che «quest’anno finalmente possiamo vedere un aumento dei costi molto più contenuto che in passato, al netto della situazione del 2022». Alla fine, sono stati 23 i voti favorevoli, a fronte di 4 contrari (Zotti e Lista Martina) e 10 astenuti. Come detto, il punto precedente ha riguardato le modifiche al regolamento Tari, introducendo alcuni sgravi e agevolazioni, in particolare per le attività economiche.

Come spiegato dall’assessore, sono stati inserti «interventi per favorire lo sviluppo dell’attività economica, con la riduzione della tassa sui rifiuti per attività commerciali di produzione o distribuzione di generi alimentari che donano prodotti al Terzo settore». Ciò si traduce in una riduzione della parte variabile di 5 euro per ogni quintale di merce donata. Inseriti agevolazioni anche per bar, ristoranti e b&b, nonché l’equiparazione di cantine e autorimesse a utenze domestiche per chi è domiciliato a Gorizia.

Condividendo le misure introdotte per donare cibo a chi ne ha bisogno, Laura Fasiolo (Pd) ha chiesto per di equiparare i benefici per i b&b a quelli dei ristoranti: «Saremo in una situazione d’emergenza per il 2025 sulla ricettività e dovremo fare il possibile per incentivare in questa fase chi adatta la propria abitazione per l’accoglienza». Perplessità espresse poi da Riccardo Stasi (Lista Martina) e Andrea Picco (Noi mi noaltris Go), con quest’ultimo che ha accusato: «Si mette in un regolamento un’agevolazione per alcune categorie di cittadini a discapito di altre». In ogni caso, il documento è passato con 24 favorevoli e 12 contrari.

Foto Tibaldi

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