Gorizia aiuta 250 bambini con il Regalo sospeso, adesioni più fredde nei negozi

Gorizia aiuta 250 bambini con il Regalo sospeso, adesioni più fredde nei negozi

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Gorizia aiuta 250 bambini con il Regalo sospeso, adesioni più fredde nei negozi

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 22 Dic 2023
Copertina per Gorizia aiuta 250 bambini con il Regalo sospeso, adesioni più fredde nei negozi

Complici forse le diverse altre iniziative solidali, quest'anno sono state poche le donazioni rispetto al passato. Alcuni commercianti sono comunque soddisfatti.

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Scarsa partecipazione: dei negozianti, dei cittadini. La quarta edizione del Regalo Sospeso non è riuscita a catalizzare l’attenzione a Gorizia. Troppe le iniziative di solidarietà che si affollano in quello che – parlando per stereotipi – dovrebbe essere il periodo dell’anno che ci vede più buoni. Poca e poco efficace la promozione dell’iniziativa. Tiepida l’adesione dei commercianti che hanno lamentato poco coinvolgimento da Confcommercio, partner del progetto patrocinato dal Comune e organizzato da Lilt Isontina. Ma, nonostante i diversi motivi di malcontento, il Regalo Sospeso ha comunque centrato l’obiettivo: 250 erano i bambini indicati dall’assessorato al Welfare come destinatari dei doni e tutti avranno il proprio regalo da scartare.

Un obiettivo non impossibile da raggiungere, anche mettendo a disposizione solo una piccola quota del budget destinato da ognuno alle spese natalizie: eppure è un obiettivo che quest’anno è stato raggiunto a fatica. “Era la seconda volta che partecipavamo, ma abbiamo incartato solo 16 pacchetti, la metà rispetto allo scorso anno” così Roberta Tallandini della cartoleria Copis, che aggiunge: “Qualche cliente sceglieva in prima persona, altri davano una cifra, generalmente fra i 10 e i 20 euro, e lasciavano decidere a noi, altri ancora hanno aderito tramite i social. Negli ultimi giorni poi la Confcommercio ci ha fatto sapere che c’era maggiore necessità di materiale per i più grandi e così abbiamo promosso l’acquisto di cancelleria, astucci, borracce”.

Come loro, anche gli altri commercianti hanno impacchettato i doni, indicando se fosse un regalo più adatto a un bambino o a una bambina e la fascia d’età di riferimento fra le cinque individuate: lattanti, 1-3 anni, 4-6 anni, 7-10 anni, 11-14 anni. Grande amarezza si respira alla cartoleria Alia che ha aderito dal primo anno e ricorda, per le passate edizioni, gli scatoloni carichi di pacchetti che rendevano disagevole il passaggio in negozio. “L’iniziativa è stata poco pubblicizzata e anche noi siamo stati coinvolti quasi in maniera casuale. Ci dispiace che sia andata così, contavamo su una maggiore partecipazione. Chi ha deciso di donare si orientava su una spesa fra i 15 e i 30 euro e la scelta è caduta su peluche, materiale scolastico, album con i pastelli”.

Piena soddisfazione è invece espressa da Tassilo Kristancic, titolare del negozio di giocattoli Yo-Yo: “Come negli scorsi anni abbiamo registrato una grande partecipazione anche se, effettivamente, l’anno del covid è stato quello in cui c’è stato un vero boom. Ci sono persone che lasciano semplicemente una quota, altre che ci tengono a scegliere di persona il gioco da incartare: a questo proposito pensi che c’è un signore che viene ogni anno e ogni anno acquista un trenino perché era il suo sogno da bambino. Allo stesso tempo c’è una signora, libera professionista, che a ogni edizione decide di devolvere una parte del proprio guadagno di dicembre a questa iniziativa".

"Il budget che le persone investono - spiega - varia dai 5 ai 100 euro e perlopiù ci si orienta su giochi classici che piacciono sempre e magari rimandano alla tradizione del dono di Natale come peluche, puzzle o, per i più grandi, i giochi di società. A mio avviso alle persone piace vedere che è un’iniziativa concreta, si vede dove va ciò che viene donato e quindi è più facile aprire il cuore e il portafoglio”. Questo entusiasmo viene condiviso dalla libreria Ubik, da sempre fra i negozi coinvolti nel Regalo Sospeso: “È un’iniziativa sempre molto sentita, abbiamo aderito anche personalmente come cittadini e abbiamo raccolto 50 libri per tutte le età".

"Ci sono alcuni abitué, clienti che arrivano con un’idea precisa e altri che si lasciano guidare nella scelta che spazia dal libretto meno costoso a pubblicazioni che si aggirano sui 20 euro”. Sconfortante invece il panorama alla vicina libreria Voltapagina, dove i titolari ipotizzano una scarsa divulgazione dell’iniziativa o anche una certa indifferenza della cittadinanza verso qualcosa che ormai ha perso l’appeal della novità. “Spesso lo abbiamo proposto noi ai clienti, qualcuno invece è venuto apposta per aderire perché già lo aveva fatto in passato. Abbiamo anche diffuso la notizia sui nostri canali social e nonostante questo abbiamo raccolto solo una decina di doni”.

Analogo panorama si respira da Original Marines, dove la spesa media è stata di 20 euro ma sono stati realizzati solo 5 pacchi a differenza degli anni passati in cui le persone magari si orientavano su qualcosa di piccolo pur di partecipare. “Indubbiamente c’è stata meno partecipazione rispetto alle passate edizioni – afferma Marco Pellegrini della Libreria Faidutti: alcune persone già conoscevano il Regalo Sospeso, ad altri lo abbiamo fatto conoscere così da raggiungere circa venti regali ma in questo periodo ci sono effettivamente molte iniziative”.

Nella giornata di ieri, i pacchetti sono stati portati dai singoli commercianti al Contavalle dove risiedono i bambini destinatari dei doni che, nei prossimi giorni, verranno consegnati dalle educatrici nella speranza di accendere un sorriso su chi riceverà i pacchetti. Dal canto suo, la direttrice goriziana di Confcommercio, Monica Paoletich, guarda il bicchiere mezzo pieno: "L'obiettivo è stato raggiunto, l'iniziativa quest'anno è stata anticipata ma molti hanno ritardato nel fare i regali. Ci sono settori in linea con il trend nazionale, come l'abbigliamento. Dicembre è stato comunque ricco di comunicazione delle tante iniziative, c'era l'imbarazzo della scelta a dimostrazione del dinamismo sul tema".

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