l'arrivo
Gorizia accoglie le tre violiniste russe, «la musica messaggio di pace»
Stasera il concerto, le scuse di Ziberna a nome della città: «Felici di essere qui».
Sono arrivate a Gorizia in una veste che mai si sarebbero immaginate, nel momento in cui hanno inviato la richiesta di partecipazione al concorso Lipizer. Alla fine, le tre violinista russe Anastasia Pentina, Karolina Shukis e Lidia Kocharyan inaugureranno stasera un’altra kermesse cittadina, Note in città, nella cornice di Palazzo de Grazia. Si chiude così il cerchio aperto dalla triste vicenda che le ha viste dapprima escluse, poi rimesse alla storica competizione musicale in programma a settembre.
Alla fine, loro stesse hanno deciso di non prendere parte all’edizione, chiudendo per sempre le porte alla Lipizer. Lo hanno confermato questa mattina nel corso della conferenza stampa nel parco del municipio, insieme al sindaco Rodolfo Ziberna e all’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, nonché il resto del gruppo che si esibirà dalle 21. Con loro, anche il chitarrista David Dyakov, cittadino della Bulgaria con mamma russa e padre ucraino, e la cantante Veronika Foia, ucraina ospite di una famiglia goriziana.
Ad accompagnarli, ci sarà il pianoforte di Umberto Tristi. Molta l’emozione negli occhi delle tre ragazze, arrivate tutte da Paesi europei - Kocharyan da Bruxelles, Pentina e Shukis da Vienna - con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle una vicenda che le ha portate ad essere sui media internazionali. “Abbiamo provato un senso di offesa e disappunto - raccontano - non pensavamo fosse possibile in Europa”. In ogni caso, se all’inizio erano interessate a chiedere un risarcimento per quanto subito, ora l’idea è tramontata.
“Abbiamo saputo che il presidente dell’associazione lascerà il posto, speriamo che il prossimo non permetta che ricapiti di nuovo quanto accaduto”. Lorenzo Qualli, dopo l’appuntamento di settembre, lascerà infatti le redini del sodalizio dopo oltre 40 anni di servizio. Sarà il consiglio direttivo ad esprimersi sul suo successore. Nel frattempo, le tre artiste non hanno mancato di ringraziare nuovamente il pubblico italiano e il primo cittadino per il supporto dimostrato: “Stasera saremo felici di per condividere la nostra musica. Gorizia è una bella città”.
Saranno le note, quindi, ad esprimere il messaggio di pace più che le parole. Peraltro, tutte loro mancano dalla madrepatria da diverso tempo: Shukis da gennaio, Kocharyan da tre anni e Pentina da due. Da loro non è arrivata nessuna parola pro o contro qualcuno, solo il desiderio di poter suonare senza alcuna distinzione di nazionalità. Un inno alla pace che il direttore artistico della Casa delle arti, Claudio Pio Liviero, ha voluto improntare su tutta la rassegna che proseguirà fino a settembre, non solo in città.
Il programma di stasera prevederà quindi un repertorio ampio, spaziando da Igudesman a Morricone e il suo Cinema Paradiso, ma anche Paganini, Alabieff, Brahms, Bloch e tanti altri. A due a due, si alterneranno violini, voci e pianoforte. La stessa amministrazione comunale ha ringraziato la kermesse per aver risposto subito all’appello. Dal canto suo, Ziberna ha offerto le scuse a nome della città per quanto accaduto e donato le miniature della Divina Commedia di Cossovel: “Tutta Gorizia è con voi. La cultura è pace, internazionalizzazione, coesione”.
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