Gorizia, 50 studenti piantano alberelli nel parco di Campagnuzza

Coinvolti studenti e richiedenti asilo, insieme alle associazioni. Le tipologie di piante.

È stata una mattinata dedicata alla natura, quella organizzata oggi nel parco di Campagnuzza-Sant’Andrea. In occasione della Festa dell’albero, il comitato Amici del parco ha accolto una cinquantina di studenti delle scuole elementari “Fran Erjavec” e “Leopoldo Perco”, i quali hanno potuto piantare a gruppetti una sessantina di piante nell’area ricreativa e golenale. Il tutto sotto il cappello di “Piantiamola qui”, sostenuta dall’amministrazione comunale nonché da numerose associazioni, enti e realtà private.

Sono stati in tanti a donare alberelli e piantine, a partire dal vivaio della Guardia forestale di Tarcento, nonché il Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, il comitato stesso, l’azienda Gaggioli e privati cittadini che hanno accolto l’appello degli organizzatori. Oltre al gesto simbolico e concreto, i ragazzi hanno avuto modo anche di scoprire più a fondo l’area e l’importanza di un polmone verde per la città. “Abbiamo spiegato le funzioni fondamentali degli alberi” così Giuseppe Sansone, presidente del sodalizio.

“Le piante producono ossigeno e riducono l’anidride carbonica - rimarca -. C’è stato anche un bello scambio con 18 richiedenti asilo, ospitati al Nazzareno, che hanno scavato le buche. Sono state poste le etichette sulle piante, che si aggiungono così a quelle già messe nel 2021”. A portare i saluti del Comune c’era l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi, al quale il comitato ha presentato nuovamente le proprie idee per valorizzare la zona e ringraziato per l’intervento all’ingresso, con il nuovo cancelletto.

Dal canto suo, il consorzio ha invece rassicurato sull’iter per l’assegnazione dei lavori di smaltimento dei pneumatici, ormai in dirittura d’arrivo. “Fa ben sperare che si possano iniziare presto i lavori” l’auspicio di Sansone. Un intervento, questo, atteso da tempo e che potrebbe ridare nuova vita a una zona oggi in profondo degrado. Nel frattempo, anche il lato più verso il fiume ha accolto nuove piante, sotto la supervisione della Forestale che ha indicato le tipologie più adatte per essere piantumate.

Grazie alla fattoria didattica “Tenuta Mivea” di Savogna d’Isonzo, inoltre, è stato portato anche un pony per farlo giocare con i ragazzi. Dopo aver aggiunto nuovo verde - che compensa la decina di piante abbattute nell’ultimo anno, per ragioni di sicurezza o salute - ora l’appello è per non dimenticarsene: “Vanno seguite nei primi cinque anni - precisa il presidente del gruppo -, è un problema comune alle altre piantumazioni. C’è stata grande soddisfazione da parte dei ragazzi, che hanno potuto conoscere la realtà del parco”.

Collocata anche un’arnia didattica, grazie all’azienda Parco dei Principi a sostegno del progetto della “Autostrada delle api”. Ora Legambiente porterà altre classi per condurre un’indagine sull’origine dei rifiuti trasportati dal corso d’acqua. Tra le essenze collocate, ci sono aceri, betulle, biancospini, tigli, noccioli, salici, lavanda, carpini neri e molte altre. Tante le associazioni che hanno collaborato all’evento: Anfor, Ispettorato Foreste, Forestale di Gorizia e Attimis, Alpini, Legambiente, Croce rossa, EkoŠtandrež.

All’appello hanno risposto anche RipuliAMOci Challenge, Centro ricerche carsiche "C. Seppenhofer”, Associazione naturalisti “Alvise Comel”, Mitteldream, consorzio Il Mosaico, Tutti insieme e Witor’s.

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