la lettera
GO! 2025, la bandiera europea e dei due Comuni sul Castello di Gorizia
Igor Komel e Andrea Bellavite scrivono una lettera aperta affinché venga esposta la bandiera dell'Ue sul maniero, insieme a quelle delle due Gorizie
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Detto con un gioco di parole, il prestigioso riconoscimento che Nova Gorica con Gorizia hanno conquistato nel dicembre del 2020, è “Un(a) capitale da non sprecare”. La Capitale europea della Cultura 2025 è infatti un’occasione, storica, irrinunciabile e irrepetibile. Da quel giorno, il calendario ha perso rapidamente i suoi fogli, sono passati tre anni e solo quindici mesi mancano al grande appuntamento.
Il Castello di Gorizia è un punto di riferimento paesaggistico e simbolico importante per tutti i cittadini “goriziani”, di Gorizia e di Nova Gorica. Come tutti sanno, il colle sul quale è stato costruito, viene nominato per la prima volta nel famoso documento del 1001, nel quale si ricorda la donazione dell’imperatore Ottone III al patriarca Giovanni di Aquileia della “villa quae sclavorum lingua vocatur Goriza”.
Un luogo così significativo dovrebbe essere valorizzato anche in vista della Capitale europea della Cultura 2025. Per questo motivo riteniamo che sia opportuno, già nel 2024, durante l’anno di attesa del grande evento, aggiungere alla bandiera italiana che sventola sulla sommità della torre, quella europea, come richiamo alla comune appartenenza all’Unione. Almeno fino alla fine del 2025, la bandiera europea dovrebbe essere affiancata anche dalle due bandiere dei Comuni di Gorizia e Nova Gorica, a suggellare il percorso di amicizia e collaborazione sancito dal grande onore riconosciuto dall’Europa.
Non va dimenticato che una richiesta in questo senso, fatta propria dall’allora sindaco Ettore Romoli, era stata presentata da alcuni consiglieri nel corso di un Consiglio Comunale nel lontano anno 2008.
Igor Komel (direttore del Kulturni dom di Gorizia)
Andrea Bellavite (scrittore e giornalista di Gorizia)
Foto Gianluca Lo Nostro
Il Castello di Gorizia è un punto di riferimento paesaggistico e simbolico importante per tutti i cittadini “goriziani”, di Gorizia e di Nova Gorica. Come tutti sanno, il colle sul quale è stato costruito, viene nominato per la prima volta nel famoso documento del 1001, nel quale si ricorda la donazione dell’imperatore Ottone III al patriarca Giovanni di Aquileia della “villa quae sclavorum lingua vocatur Goriza”.
Un luogo così significativo dovrebbe essere valorizzato anche in vista della Capitale europea della Cultura 2025. Per questo motivo riteniamo che sia opportuno, già nel 2024, durante l’anno di attesa del grande evento, aggiungere alla bandiera italiana che sventola sulla sommità della torre, quella europea, come richiamo alla comune appartenenza all’Unione. Almeno fino alla fine del 2025, la bandiera europea dovrebbe essere affiancata anche dalle due bandiere dei Comuni di Gorizia e Nova Gorica, a suggellare il percorso di amicizia e collaborazione sancito dal grande onore riconosciuto dall’Europa.
Non va dimenticato che una richiesta in questo senso, fatta propria dall’allora sindaco Ettore Romoli, era stata presentata da alcuni consiglieri nel corso di un Consiglio Comunale nel lontano anno 2008.
Igor Komel (direttore del Kulturni dom di Gorizia)
Andrea Bellavite (scrittore e giornalista di Gorizia)
Foto Gianluca Lo Nostro
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