L'INIZIATIVA
Go Makers torna a Gorizia per la terza edizione, cibo e artigianato invadono via Rastello

L’iniziativa, con la partecipazione di studenti e di laboratori, si volgerà il 26 e 27 aprile nel centro cittadino. «Artigianato è migliore espressione del territorio».
Dopo il successo della prima edizione torna a Gorizia sabato 26 e domenica 27 aprile con un format rinnovato l’iniziativa GO Makers, intensa due-giorni di promozione e valorizzazione dell'artigianato artistico, del gusto e della creatività urbana, tra esposizioni, laboratori e degustazioni dei prodotti autoctoni del territorio, di Gorizia e del Carso: una manifestazione nata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Promoturismo, con la cura e l'organizzazione di Confartigianato Gorizia e Cata Artigianato FVG, il Patrocinio del Comune di Gorizia e la collaborazione di Gal Carso-Las Kras, Ad Formandum.
L’evento 2025 si struttura in tre iniziative principali, a cominciare da Mani d’arte, la mostra mercato a ingresso libero insediato in Casa Kranier, ma anche nello Spazio Diffuso di via Rastello 91 e nelle Botteghe Artigiane di Piazza della Vittoria 62 e Viale d’Annunzio: spazi che riuniscono gli artigiani dell’area transfrontaliera per l’esposizione dei loro prodotti, con un’ampia selezione di oggetti e creazioni da guardare e acquistare. Spicca poi l’attività di Food Lab proposti da Gal Carso Las Kras e ORA Krasa in Brkinov in collaborazione con Slow Food Italia nell'ambito del progetto Borderless Okus per una proposta che vede l’enogastronomia come occasione di scoperta di una terra senza confini. Quattro proposte alla scoperta dei profumi e dei sapori autentici del nostro territorio apprezzatissime dal pubblico (dai formaggi di prati di confine, all’esperienza dedicata al mondo della fermentazione -pane, birra e altri fermentati sorprendenti-, dal laboratorio sulla bianchera, oro verde di confine, al mondo dei salumi) dove l’arte culinaria degli artigiani del gusto diventa espressione viva di tradizione, passione e maestria. “Incontri e cultura” è, infine, il percorso che riunisce laboratori, dimostrazioni e incontri volti alla conoscenza delle tecniche artigiane che unisce all’osservazione l’esperienza pratica: un’occasione per riscoprire i saperi della tradizione e approfondire il legame tra manualità, identità e tradizioni.
In particolare, la Mostra-mercato dell'artigianato artistico prevede la partecipazione di quasi 30 artigiani provenienti dal Friuli Venezia Giulia che proporranno in tutta la via Rastello un’ampia e affascinante selezione di oggetti unici, creazioni artigianali dimostrazioni dal vivo e laboratori per adulti e bambini: dai preziosi gioielli agli eleganti abiti, dalle raffinate ceramiche alle deliziose specialità culinarie, fino alle originali opere di carpenteria. Tra gli appuntamenti da non perdere, le esperienze immersive offerte da Rebecca Tomasi e Monica Bernardini nelle rispettive botteghe artigiane 0706 Rebecca Tomasi e La casa dipinta di Monica Bernardini.
All’interno di Casa Krainer gli studenti dell’Istituto alberghiero Ad Formandum proporranno una ricca offerta di calici e proposte culinarie create ad hoc con i migliori prodotti del territorio per un assaggio, un aperitivo o una vera e propria esperienza degustativa. La proposta gastronomica vuole celebrare la tradizione e la creatività attraverso un percorso di sapori autentici: focacce, pizze e torte salate del Panificio storico Iordan, aprono il menu con fragrante semplicità, seguiti dai classici sardoni in savor, simbolo della cucina marinara triestina. Il prosciutto in crosta di pane arricchito con senape e kren, per un connubio di intensità e croccantezza, mentre gli originali gnocchi de pan con gulash chiudono l’esperienza con un richiamo alla cucina mitteleuropea, rivisitata con gusto e tecnica.
Attesa anche, per il pomeriggio di domenica 27, una finestra che il Gal Carso-Las Kras aprirà sulle Nozze Carsiche con tre coppie vestite con i costumi tradizionali e una storica che ne traccia l’ambito storico e tradizionali. Inoltre, verrà presentato un parallelo tra lo strucolo in straza goriziano e quello triestino con assaggio finale gratuito per chi partecipa all’incontro (appuntamento gratuito su prenotazione). In generale, tutte le attività laboratoriali ed esperienziali richiedono la prenotazione su https://gomakers.it/programma/
Grande fermento anche nel programma OFF, con le iniziative proposte da imprese, associazioni e persone che animano quotidianamente via Rastello: lo Spazio di racconto Confcommercio proposto alla Bottega del Cappello lo spazio informativo e di racconto di Confcommercio Gorizia, R89 Concept Store, Chincaglieria Gastronomica, Casa Netural, QuiAltrove ETS, Borc San Roc, Artisti Associati, La Bottega Multiculturale di Fabrizio Perco, Studio Terrae, ma anche altre associazioni come Fuselliamo e Noi dell’Arte e anche privati come Adriana Lazzari La Signora del Macramè, Valentina Randazzo con i suoi racconti inediti su vetrai e speziali nel Goriziano del Settecento, Roberto Zottar che presenterà il suo Gusta Gurizan un libro di racconti, ricette e storie di Gorizia introdotto da Vanni Feresin oppure Matteo Bellotto con il suo libro di poesie Pure di nuie come spunto per parlare di vino, parole e identità. Un esempio concreto di rete territoriale che funziona e si espande.
Al centro della proposta culturale di questa edizione di Go Makers un immancabile omaggio a GO!2025 Capitale Europea della Cultura con la presenza dello scultore Paolo Figar, con una piccola esposizione delle sue opere e una dimostrazione dal vivo della sua arte, e la Sfera di Pistoletto, un simbolo di GO2025 esposto nelle vetrine di Casa Krainer a beneficio di tutti i visitatori.
Non mancherà anche uno spazio dedicato all’innovazione con l’incontro di apertura – sabato 26 aprile alle 9.30 a Casa Krainer - sull’Intelligenza Artificiale a cura di Alessio Matiz per capire cos’è l’IA, da dove viene e come funziona, un appuntamento organizzato e promosso da Confartigianato Gorizia a: un viaggio tra strumenti creativi digitali, copyright, e nuove forme di narrazione visiva; aperto al pubblico.
Da segnalare nel programma off di Go Makers 2025 anche l’installazione partecipativa “Ri_Tessere i confini”, ideata da Antonella Pizzolongo e Flavia Turel per l’associazione Noi dell’Arte come una potente metafora di rinascita collettiva. Intrecciare, annodare, legare diventano gesti simbolici e concreti che connettono persone, storie e territori: un tessuto condiviso, realizzato a più mani, che si fa arazzo e narrazione viva. In questo spirito di co-creazione e partecipazione, il progetto entra in risonanza con le esperienze di inclusione e artigianato sociale presentate da Casa Netural nell’ambito della connessione creativa tra Gorizia e Zenica, grazie al coinvolgimento dell’associazione bosniaca Naš most e dell’artista Vesna Todorovski.
Novità dell’edizione 2025: il Gelato Day, in programma domenica 27 aprile dalle 14.00 alle 18.00. Verranno distribuiti oltre 100 kg di gelato gratuito al gusto “Hallelujah”, dedicato al Giubileo 2025. L’iniziativa, sostenuta dalla categoria Gelatieri di Confartigianato FVG, realizzata con la Gelateria Fior di Latte di Roberto Comelli e il supporto di Frigomec con il carretto del gelato, sarà anche occasione di solidarietà: le offerte raccolte saranno devolute alla Caritas diocesana di Gorizia.
Artigianato che, per il sindaco, Rodolfo Ziberna, presente stamattina alla presentazione ufficiale, rappresenta «l’espressione del nostro territorio»: «Bisogna recuperare la fiducia nel campo della creatività», ha invece ribadito l’assessore Patrizia Artico. Due giorni, come detto, dedicate agli artigiani che sono «portatori di cultura e tradizione». È stato il presidente della Confartigianato, Ariano Medeot, a raccontare come «per onestà intellettuale, sabato 26, viste le esequie del Papa, l’inaugurazione si terrà in modo sobrio e la manifestazione continuerà per tutta la giornata in questo modo». Non sarà «solo una mostra bensì un’esposizione di emozioni seguendo un unico filo conduttore comune, la tradizione», ha ribadito il presidente del Gal Carso, David Pizziga.
Presenti anche i ragazzi e le ragazze seguiti da Ad Formandum, il cui direttore generale, Alessandro Infanti, ha ribadito la necessità di «lavorare per far conoscere ai ragazzi il mondo dell’artigianato manuale e far capire che esiste un mondo diverso anche dal punto di vista lavorativo». A chiudere è stata Fabiana Vidoz secondo cui è necessario «dare forma e sostanza alla riqualificazione del centro urbano e di via Rastello con iniziative del genere. Un processo – così in chiusura Vidoz – irreversibile».
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