Go Makers porta in fiera artigiani e produttori del Carso, i mestieri a Gorizia

Go Makers porta in fiera artigiani e produttori del Carso, i mestieri a Gorizia

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Go Makers porta in fiera artigiani e produttori del Carso, i mestieri a Gorizia

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 04 Dic 2023
Copertina per Go Makers porta in fiera artigiani e produttori del Carso, i mestieri a Gorizia

L’inaugurazione a Palazzo Strassoldo avrà luogo alle 10.30 di venerdì, apertura al pubblico dalle 11 alle 19 a ingresso gratuito: gli espositori e le attività presenti.

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Artigianato, arte e agricoltura: per due giorni Gorizia sarà il cuore pulsante di queste tre categorie. Il cinquecentesco Palazzo Strassoldo, in piazza Sant’Antonio, ospiterà infatti, tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre, l’edizione “zero” di Go Makers. Artigiani e produttori del Carso goriziano e triestino si riuniranno tra sapori, degustazioni, laboratori per adulti e bambini ed esperienze immersive nei sapori e nelle tradizioni più autentiche del territorio.

Frutto della collaborazione tra Confartigianato Gorizia e Gal Carso-Las Kras, l’iniziativa godrà del sostegno e della partecipazione di diversi altri enti e realtà locali, tra i quali Cata-Artigianato Fvg, Io sono Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia, Go! 2025 Nova Gorica-Gorizia, UniDoc Fvg, Let’s Go! e Slow Food-Condotta di Gorizia.

L’inaugurazione avrà luogo alle 10.30 di venerdì, con apertura al pubblico dalle 11 alle 19 a ingresso gratuito. Saranno presenti numerosi artigiani espositori, tra cui ceramisti (Asperitas di Sandra Olivieri), tappezzieri (Tappezzeria Pavesi), orafi (Antracite Gioielli), designer (Romeo Design), fotografi (Ilaria Tassini) e creatori di oggettistica per la casa e non (Fabrizia Perco e Serimania).

Non solo. L’associazione di fioristi Gentium academia florum artis offrirà un saggio della propria maestria nelle antiche decorazioni che utilizzano i principi della Geometria sacra, vestendo a tema natalizio gli spazi dedicati all’evento. Mentre, per quanto riguarda i mestieri artigianali tradizionali, particolare attenzione sarà dedicata al merletto goriziano con un’esposizione a cura dell’associazione Fuselliamo, le cui maestre merlettaie rappresenteranno le differenze tra il tombolo goriziano e il pizzo d’Idria. La valorizzazione del merletto, nella diversità delle sue espressioni, costituirà un vero e proprio omaggio alla designazione di Nova Gorica a Capitale europea della cultura nel 2025 con Gorizia.

“L’idea dell’evento è nata già diversi anni fa – ha spiegato questa mattina il presidente di Gal Carso-Las Kras David Pizziga – con l’obiettivo di valorizzare i produttori del Carso. Non dimentichiamoci che uno degli artefici del boom economico italiano era stato proprio l’artigianato”. Secondo Pizziga strategica non è solo la posizione del capoluogo isontino, “al centro di sette zone vitivinicole diverse, includendo l’Istria”, ma anche il partenariato con l’Associazione degli artigiani sloveni.

Continua sempre il presidente di Gal Carso: “Se gli italiani hanno la creatività, come punto di forza, gli sloveni hanno la laboriosità. Messi insieme si può creare un futuro luminoso: in collaborazione con la Slovenia, infatti, via Rastello e altre strade cittadine possono essere ripopolate come incubatori per artigiani”.

Una visione condivisa dal presidente di Confartigianato Gorizia Adriano Medeot: “Noi crediamo in questo territorio e nel suo futuro. Per questo è fondamentale agire in modo trasversale coinvolgendo gli studenti degli istituti tecnici, affinché possano affiancare all’apprendimento della teoria, a scuola, quello della pratica, nei nostri laboratori”.

Certamente non secondario anche il ruolo della gastronomia, oggi rappresentato da Chiara Canzoneri in qualità di componente del consiglio direttivo di Slow Food-Condotta di Gorizia. Per la celebre chef goriziana, “nella preparazione dei piatti viene prima la scelta del produttore e poi quella del prodotto, anche se a livello economico può essere svantaggioso”.

Non va sottovalutato infatti un aspetto importante della cucina: “Pensando i piatti con il produttore, si può raccontare il territorio al degustatore”. Ed è così che nell’area emporiale della manifestazione i visitatori potranno scoprire i formaggi delle pecore carsoline, il miele di marasca, marmellate, salumi, vini e dolci tradizionali. Chissà che tutto ciò non diventi anche fonte di ispirazione per nuove idee su come imbandire la tavola a casa, in occasione delle festività natalizie.

Non mancheranno, infine, anche dei momenti pensati per i più piccoli, con specifici laboratori gratuiti organizzati per trasmettere il valore della creatività. Attività che saranno volte a incoraggiare le nuove generazioni a scoprire e apprezzare le tradizioni artigianali locali. Tutte le informazioni sull’evento Go Makers e le prenotazioni per le degustazioni sensoriali e i laboratori esperienziali sono reperibili sul sito trieste.green (https://trieste.green/tour/go-makers).

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