il documentario
Giulio De Paolis presenta i suoi muri invisibili, il docufilm al Kinemax di Gorizia
Al termine della proiezione, ci sarà l’opportunità di dialogare con gli autori del film, con i quali si potranno scorgere una storia personale da dietro muri visibili e invisibili.
Lunedì 6 maggio alle 20, presso il Palazzo del Cinema di Gorizia, avrà luogo l'anteprima del nuovo documentario dell'autore Giulio De Paolis "Muri (in)visibili". Al termine della proiezione, ci sarà l’opportunità di dialogare con gli autori del film, con i quali si potranno scorgere una storia personale da dietro muri visibili e invisibili. Il documentario è una sorta di diario, un racconto intimo che si limita ad osservare la quotidianità del regista e di tanti altri abitanti del goriziano.
Ne emerge la storia di un territorio che prova a superare il proprio passato, anche se i conti con esso non sono ancora del tutto risolti. L’autore si è limitato il più possibile ad osservare la realtà circostante e filmarla esattamente così com'è. «In fondo un documentario dovrebbe essere proprio così, senza una sceneggiatura, la quale è propria al cinema di finzione, e riprodurre il più fedelmente la realtà», sottolinea De Paolis.
L’anteprima del film, del quale il Kinoatelje è anche il coproduttore, si svolgerà nell'ambito del convegno "Oriente/Occidente: La frontiera nel cinema e nella storia". Il documentario verrà proposto insieme ad altri cortometraggi inseriti nella sezione Orizzonti cinematografici transfrontalieri che racconta l'identità transfrontaliera attraverso le immagini in movimento. La sezione è stata concepita in memoria all’eredità culturale di Aleš Doktorič, professore, pubblicista, produttore culturale e presidente del Kinoatelje, che in veste di produttore contribuì alla realizzazione una ventina di opere audiovisive.
Lunedì alle 18, sempre presso il Palazzo del Cinema di Gorizia, verranno proposti altri quattro corti e il programma si concluderà con due cortometraggi della produzione cinematografica più recente del Kinoatelje. Il convegno fa parte del programma ufficiale della Capitale europea della cultura GO! 2025.
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