l'esperienza
Giovani arbitri pronti a tornare in campo, Gradisca fa squadra con Trieste

Preparazione al campionato svolta insieme a diversi ospiti, tra cui il veterano della Serie A Giacomelli.
Hanno unito le forze, in vista della prossima ripartenza della stagione. Nei giorni scorsi, gli arbitri di calcio delle sezioni Aia di Gradisca d’Isonzo e Trieste si sono ritrovati a Piani di Luzza, nelle Dolomiti friulane, per il consueto raduno pre-campionato. La prima volta che le due compagini trascorrono insieme questo periodo, cogliendo l’opportunità di rafforzare l’amicizia e far conoscere tra di loro i molti ragazzi che hanno superato nei mesi scorsi il corso arbitri, pronti ora alle loro prime esperienze sul campo.
Il gruppo si è quindi ritrovato da venerdì 10 settembre, trascorrendo un weekend all’insegna delle lezioni tecniche e dei test dentro e fuori dal terreno di gioco. Ad accogliere i giovani - includendo i fischietti impegnati dai Giovanissimi fino alla Seconda Categoria - sono stati i quiz, con l’impegno proseguito nelle giornate successive grazie ai diversi ospiti. Tra loro, molti alfieri della compagine alabardata, tra cui i due Talent Matteo Cerqua e Marco Zorzon, impegnati solitamente tra Promozione ed Eccellenza e recentemente presenti a Milano.
Qui hanno partecipato ai festeggiamenti per i 110 anni dell’associazione, da cui hanno portato gli insegnamenti di Francesco Bianchi, coordinatore per la UEFA del progetto Talent e Mentor. Presenti al raduno anche altri rappresentanti illustri del panorama arbitrale regionale, a partire dal veterano della Serie A, Piero Giacomelli. Una presenza che ha dato ulteriori stimoli, anche grazie alla sua lezione di domenica dove ha unito gli aspetti tecnici ai propri aneddoti personali. Oltre a lui, è intervenuto il co-sezionale Aleksandar Djurdjevic, impegnato in Serie C.
Immancabile il supporto del Comitato regionale, nella veste di Luca Baldoni. C’è stato anche spazio anche per il tempo libero, dando modo di organizzare partite di pallanuoto e calcio tra le due compagini. Sfide finite entrambe con un netto vantaggio triestino, ma ciò che più importa è il senso di comunità ritrovato dopo il lungo tempo a distanza dovuto all’emergenza sanitaria. “Sono stati tre giorni veramente intensi ma allo stesso momento molto piacevoli” ha commentato il presidente della sezione di Trieste, Rossano Cascella.
Ha quindi evidenziato che “i ragazzi dopo tanto tempo sono riusciti a socializzare tra di loro, oltre a seguire le varie indicazioni tecniche e trattamento di regolamento”. Anche l’omologo di Gradisca, Roberto Semolic, si è detto entusiasta dell’esperienza: “Lavorando insieme, aumenta la professionalità. Vogliamo ripeterci il prossimo anno, coinvolgendo molti più associati e anche una delegazione di arbitri sloveni, grazie ai nostri ottimi rapporti con il comitato di Nova Gorica”. In tutto, sono stati circa un’ottantina le persone presenti alla tre giorni in montagna.
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