il progetto
Giochi e attività per stare insieme, partono i corsi anti-solitudine a Savogna
Le attività si svolgeranno per un intero anno fino al dicembre del 2024, coinvolgendo gli over 65 ma anche ai giovani, o a quanti si sentono soli.
Longlife learning, vale a dire “apprendimento permanente”. Questa, la chiave del progetto “Tutti per uno, uno per tutti”. Alcune delle attività che verranno svolte sono state introdotte sabato - presso i giardini del Kulturni dom di Savogna d’Isonzo – dallo stesso assessore Alenka Florenin. Un progetto dal sapore di “festa comune”, che pone al centro della comunità lo stare insieme imparando, in una società in cui la conoscenza è l’elemento fondante che promuove crescita e benessere.
Si tratta di progetto che verrà realizzato grazie ai finanziamenti regionali ottenuti, come già accaduto per le attività di contrasto alla solitudine e quelle a favore dell’invecchiamento attivo. «L’idea di fondo è quella di aiutare le famiglie in difficoltà, anche in conseguenza della pandemia che abbiamo attraversato. La nostra è una società basata sull’individualismo, dove non esiste più la rete di una volta», commenta amaramente Florenin. Un tempo nel quale la noia invade le stanze e gli animi, «perché siamo vuoti, e lo siamo tutti», ammette l’angelo Cassiel di “Così lontano così vicino”.
«Sono tutti chiusi nelle proprie vite – prosegue Florenin -. Ci sono attività, presso i circoli, ma sono concentrate in alcuni periodi e limitate ad alcuni eventi. Mentre noi pensavamo - sulla scia del progetto “10mila passi di salute” - di mettere in luce l’importanza di far parte della comunità». Un insieme di attività che si propongono di unire tutti, giovani e pensionati, consentendo di creare legami e approfondire le proprie abilità manuali. Offrendo opportunità di crescita «anche agli anziani, ormai usciti dal mondo del lavoro».
Laddove la popolazione anziana è in costante aumento, si avverte sempre più l’urgenza di renderla autonoma, «cosciente di poter ancora dare un contributo alla società». Fra gli obiettivi dei laboratori, quello di unire gruppi di persone, spesso costrette a fare i conti con la solitudine. Unire gli animi, o soltanto consentire loro di trascorrere qualche ora assieme, svolgendo attività che non siano ripetitive e di routine come accade nel mondo del lavoro. Si tratterà di attività manuali, a rinforzare il benessere psicofisico e l’autostima - quali sono, ad esempio, l’uncinetto o il disegno - o quelle che si sono svolte allo stesso incontro di sabato.
Dove le partecipanti intervenute hanno provato a colorare i mandala, a lavorare all’uncinetto e a impegnarsi nei giochi da tavolo e con le bocce. Cantando poi alcune canzoni, accompagnati dalla fisarmonica suonata da Manuel Figheli, direttore della scuola di musica Glasbena matica. «Sabato abbiamo presentato alcuni laboratori di canto, il canto fa bene alla respirazione», sottolinea Florenin, evidenziando gli innumerevoli aspetti positivi sulla salute delle attività previste. Laboratori durante i quali saranno proposti anche incontri di ascolto con esperti di ambito sanitario, in cui si approfondiranno tematiche quali l’inattività e l’invecchiamento precoce.
«Le attività, che spazieranno dall’uncinetto ai giochi da tavolo, alle letture di gruppo, con commento dei libri, verranno via via distribuite in relazione a un calendario che verrà approntato non appena si saranno definiti i gruppi», ancora Florenin. Giochi da tavolo e di società che sono strumento fondamentale per lo sviluppo della logica, sul quale anche gli psicologi dell’età evolutiva pongono l’accento. Un progetto che mette a confronto e unisce più generazioni, che consentirà di creare anche percorsi di aiuole realizzate con l’ausilio di esperti, per porre l’accento sul tempo di crescita del bulbo e poi della pianta.
Attività che si svolgeranno per un intero anno fino al dicembre del 2024, per un «progetto sperimentale che necessita di tempo per svilupparsi, e che mira a divenire routine. Un po’ come è accaduto per il progetto “10mila passi per la salute”, quando due inverni fa abbiamo dato la possibilità ad alcuni laureandi di fare pratica. Si è rivelato un successo di molti comuni. Così proveremo ora, proponendo una o due ore a settimana. Resta da valutare se svolgerlo durante la mattina o il pomeriggio. Calcoliamo che si va verso l’inverno». Il progetto si dovrebbe svolgere presso la palestra, non appena sarà risolto il problema di infiltrazione che ha danneggiato il parquet.
«È un progetto di longlife, un progetto rivolto a tutti coloro che hanno voglia di imparare qualcosa in compagnia. Al sabato si stava davanti alla tv, adesso si tende a rimuginare e a dormire poco durante la notte. Invece è importante darsi un’opportunità, fare qualcosa di nuovo. Con attività che saranno calendarizzate in corsi veri e propri. Corsi rivolti agli over 65, ma anche ai giovani, o a quanti si sentono soli. In altri Paesi questo tipo di welfare è più sviluppato. In Slovenia abbiamo numerosi gruppi di persone iscritte all’università della terza età».
«C’è un altro stile di vita. E visto l’invecchiamento della popolazione, è necessario diffondere, costruire questa consapevolezza di poter ancora imparare o essere attivi», rimarca l’assessore. Le iscrizioni per partecipare ai laboratori devono essere comunicate telefonicamente entro il mese di settembre – contattando il numero 0481 882011, mentre i corsi inizieranno a ottobre.
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