Il libro di Gian Paolo Polesini a Gorizia, «nobile nato povero per colpa della storia»

Il libro di Gian Paolo Polesini a Gorizia, «nobile nato povero per colpa della storia»

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Il libro di Gian Paolo Polesini a Gorizia, «nobile nato povero per colpa della storia»

Di Redazione • Pubblicato il 02 Mag 2024
Copertina per Il libro di Gian Paolo Polesini a Gorizia, «nobile nato povero per colpa della storia»

Polesini è l'ultimo discendente della dinastia dei marchesi omonimi, costretti ad un triste esodo dall'Istria nell'agosto del 1944.

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Gian Paolo Polesini arriva a Gorizia per presentare il suo libro, "Polle-Il figlio unico", in un evento organizzato dall'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in programma lunedì 6 maggio, alle ore 17.30, in sala Dora Bassi di via Garibaldi 7. Sarà lo stesso giornalista, introdotto dalla presidente dell'Anvgd di Gorizia Maria Grazia Ziberna, a presentare il suo romanzo edito nel 2023 da L'orto della cultura. L'attore Tullio Svettini, di origini rovignesi e gradese di adozione, ne leggerà alcuni brani. L'autore dialogherà con la collega Margherita Reguitti.

Polesini è l'ultimo discendente della dinastia dei marchesi omonimi, costretti ad un triste esodo quando il nonno e il papà dovettero lasciare l'amata isola di San Nicola di fronte a Parenzo, il 4 agosto del 1944. «Sono un nobile nato povero per colpa della Storia che azzerò le immense proprietà del nostro casato istriano, guarda caso tredici anni prima che io nascessi» racconta lui stesso. Dalla metà del Quattrocento al 1944, la famiglia ha vissuto nella ricchezza, soprattutto nel Settecento, quando i cinque fratelli Polesini furono nominati Marchesi dal Doge di Venezia Paolo Ranieri.

Con questo libro, ricco di aneddoti e di fatti divertenti, Polesini sorride e ci fa sorridere sul passato e sul presente «nel rispetto assoluto di quel minimo di gloria accumulata dalla stirpe in sette secoli - aggiungendo così altri racconti a "Sangue Blu" (2007) - per confermare l'eutanasia di questa dinastia, che morirà con me. Spero tardi». Un racconto ironico che ci fa riflettere sul mondo dei titolati di un tempo andato, quando i baciamano alle anziane contesse erano d'obbligo e si indossava lo smoking per andare a certe feste.

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