le richieste
La gestione dei servizi in grandi multiutility, Anci: coinvolgere piccoli Comuni in Fvg
Il presidente Anci Fvg Dorino Favot e il coordinatore per i piccoli comuni Franco Lenarduzzi chiedono un confronto alla Regione sulle multiutility.
Anci Fvg considera strategico per i comuni il futuro delle multiutility e chiama la Regione ad un confronto franco e paritetico per definire assieme i passi da compiere nel prossimo futuro. A chiederlo in una nota sono il presidente Anci Fvg Dorino Favot e il coordinatore per i piccoli comuni, nonché sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi. I due rimarcano come i temi della gestione dei rifiuti, dell’acqua pubblica, della depurazione hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini ed è importante che gli attori principali, cioè i comuni, possano non solo conoscere ma anche partecipare alle scelte dei decisori.
Ciò vale in particolar modo per i comuni più piccoli che, in ragione della propria dimensione, rischiano più degli altri, di essere marginalizzati nelle scelte strategiche che tuttavia riguardano la gran parte dei cittadini e delle imprese della regione che, come noto, vivono e operano per lo più nei comuni piccoli e medi. Le recenti norme sulla devoluzione, pur non risguardando direttamente l'estremo Nordest, sfidano la specialità a ritagliarsi un nuovo e più incisivo ruolo e il tema delle partecipate può e deve essere svolto prestando attenzione a questa nuova sfida.
Per Favot e Lenarduzzi, una regione che è speciale perché sono speciali le proprie antonime locali ha l’opportunità di affrontare con trasparenza e lungimiranza i temi dei futuri assetti delle partecipate senza lasciare indietro nessuno. A settembre ci saranno importanti rinnovi anche degli organismi delle autorità di controllo, Ausir in particolare. Su questo come su altre situazioni si evidenzia la necessità di un confronto sugli indirizzi ancora prima che sui nomi attraverso un percorso trasparente e condiviso. È un atto di responsabilità che la politica tutta deve alle comunità, ai cittadi e alle imprese del Fvg.
Il tutto «con l'ambizione politica di una visione meno attratta alla spartizione degli eventuali utili fra i comuni soci, ma con l'assunzione di prospettive a medio lungo termine, di investimenti e di servizi, che devono vedere i comuni capaci di essere con i loro territori, protagonisti di sviluppo» conclude la nota.
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