Gestione emergenze, Moretti: «Ambulanze senza dispositivi a Monfalcone»

Per il consigliere regionale è necessario dotare le ambulanze dei dispositivi informatici utili a gestire le chiamate della centrale operativa.

«In questi giorni, ho ricevuto segnalazioni riguardanti il fatto che da settembre scorso le ambulanze adibite al servizio 112 a Monfalcone sono sprovviste del dispositivo informatico con il sistema di ricezione dati e navigatore, gestito dalla Centrale di emergenza Sores di Palmanova». A sollevare la criticità è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti. «Sembra che dopo un malfunzionamento dei dispositivi rilevato dagli operatori, da allora questi non siano stati mai sostituiti».

«Peccato però - incalza il dem - che il monfalconese è l’unico territorio della regione sprovvisto di tali dispositivi sulle ambulanze: si tratta di una disparità inaccettabile, con gli operatori e gli autisti costretti a scaricare sui propri cellulari la specifica applicazione e utilizzare il proprio dispositivo».

Ci si trova dunque di fronte ad una situazione che crea disagio e preoccupazione nel personale che lavora sulle ambulanze, in quanto attualmente «le indicazioni che arrivano dalla Centrale di emergenza vengono trascritte a mano e trasferite sul telefono degli operatori, con forti rischi di errori e con tutto ciò che potrebbe conseguirne». Secondo il dem si tratta di una situazione «francamente imbarazzante, nota ai responsabili di Asugi, che dura da troppo tempo e alla quale l’azienda dovrebbe quanto prima porre rimedio».

Qual è la carenza riscontrata? Fino al settembre scorso, tramite il sistema in dotazione alle ambulanze, il monitor evidenziava i dati provenienti da Palmanova, «che fornivano le notizie cliniche,raccolte dalla Centrale nel corso del dispatch telefonico,riguardanti il paziente – fa notare Moretti - la precisione millimetrica con l’indicazione del percorso da raggiungere, così da evitare gli errori già accaduti in passato, oggetto di contenziosi, e sgravando il personale delle ambulanze dalla ricerca manuale del percorso».

«È una situazione che pone al centro dell’attenzione un serio problema di sicurezza, che solo il senso di responsabilità e professionalità degli operatori ha fin qui evitato» così in chiusura Moretti.

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