Gentile punta il dito in contro le nuove opere pubbliche a Gorizia, scontro nella maggioranza

Gentile punta il dito in contro le nuove opere pubbliche a Gorizia, scontro nella maggioranza

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Gentile punta il dito in contro le nuove opere pubbliche a Gorizia, scontro nella maggioranza

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Mar 2021
Copertina per Gentile punta il dito in contro le nuove opere pubbliche a Gorizia, scontro nella maggioranza

Lungo confronto in Aula ieri notte, nato dal capogruppo di Forza Italia. Il progetto con il Gambero Rosso al mercato coperto non si farà.

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È stata una lunga sessione quella di ieri del consiglio comunale di Gorizia, tenutasi in videoconferenza. In particolare, la discussione che ha monopolizzato oltre tre ore di dibattito si è concentrata sull’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Forza Italia, Fabio Gentile, riguardo alle opere pubbliche in città finanziate dalla legge di stabilità regionale 2021. Il membro della maggioranza ha infatti attaccato duramente il sindaco Ziberna per aver proposto alla Regione il progetto di un nuovo parcheggio nell’area dell’ex mercato all’ingrosso, quando ad appena 500 metri da lì sorgerà la struttura di via Manzoni.

“Si è parlato - ha sottolineato Gentile - di un avveniristico ‘contenitore’ in trasparenza a destinazione polifunzionale. Tale termine, per la sua genericità e astrattezza, lascia spazio alle più fantasiose interpretazioni, voli pindarici e sogni, unendo a tale indeterminatezza una generica opportunità di offrire collaborazione alla città di Nova Gorica, risultata assegnataria del ruolo di Capitale europea della cultura nel 2025”. Aspetti che hanno portato l’esponente a chiedere un ripensamento del tutto, proponendo anche di rifiutare il contributo di 9 milioni di euro stabilito da Trieste. Idea che ha trovato l’assoluta contrarietà del primo cittadino.

Ziberna ha infatti ribadito l’importanza di questa infrastruttura per lo sviluppo della città, anche se ha rivelato che il progetto di rilancio del vicino mercato coperto insieme al Gambero Rosso è tramontato, dopo che quest’ultimo si è tirato indietro. “Quel parcheggio diventa indispensabile se non vogliamo far morire quella zona - ha commentato -. Gentile sa che abbiamo avuto solo poche ore per trovare un progetto da proporre alla Regione per essere incluso nella legge di stabilità”. Ha quindi replicato all’opposizione sull’accusa di non aver avviato alcun lavoro sotto il suo mandato, ricordando di aver prodotto diversi progetti.

Il 6 aprile, quindi, dovrà essere consegnata alla giunta Fedriga la necessaria documentazione, tra cui la relazione, il quadro economico e il cronopogramma. “Nulla cade dal cielo - ha puntualizzato Ziberna -, soprattutto nella pubblica amministrazione. Non è più tempo di giochini, ma dell’interesse della città”. Dal suo canto, Gentile ha ribadito che il finanziamento non potrà essere spostato su altre voci e “la stessa dicitura della legge regionale non identifica con chiarezza cosa si andrà a fare. C’è scritto un generico rifacimento di un parcheggio in centro storico, ma non si chiarisce né la via né altro”. Ha quindi sottolineato che “io sono ancora capogruppo di Forza Italia e non me ne vado”.

La discussione nata in seno all’assise si è poi espansa in un bilancio complessivo degli ultimi quattro anni di legislatura. “La giunta non parla nemmeno con la sua stessa maggioranza - è intervenuto il capogruppo del Pd, Marco Rossi -, sempre se esiste ancora una maggioranza. Peraltro, questa amministrazione non aveva pronto nessun progetto di investimento per uno sviluppo della città da proporre subito all’amministrazione regionale”. Silvano Gaggioli (Gorizia c’è) ha invece fatto il punto sulla necessità di riqualificare l’area del piazzale di Casa rossa, magari investendo sul progetto di parcheggio e riqualificazione del parco dell’ex seminario.

“Lungi da me dal difendere il sindaco - ha spiegato Giancarlo Maraz (M5s) - ma questa città sapeva che il confine sarebbe caduto. Bisognava cominciare a preparasi e i problemi che sta affrontando oggi Ziberna dovevano essere affrontati nelle amministrazioni precedenti”. In conclusione del dibattito, il capogruppo forzista ha quindi chiesto “se siamo sicuri che le opere che si vogliono realizzare si potranno fare realmente. Manca un mese per consegnare le carte e dov’è la documentazione necessaria? Rischiamo di non fare nulla”. Sempre dal centrodestra, Claudio Tomani (Lega) ha evidenziato come “la sinistra ha abboccato all’intelligenza politica di Gentile, che certo non vuole liquidare il sindaco”.

Per l’esponente del Carroccio, l’azione del collega di maggioranza serviva a “smuovere quello che è, forse, un andamento non correttissimo. È possibile che quando ci sono progetti così grossi, come quello del Gambero Rosso, non si possa mettere al corrente tutti, a partire dalle commissioni? Cosa ci avrebbe guadagnato Gorizia a buttare fuori i commercianti? Peraltro, a chi vende fiori non è stata proposta alcuna alternativa”. Alla fine, Gentile è tornato sui suoi passi, sottolineando che il punto della questione verteva sulle opere finanziate dalla legge di stabilità e non su altro, dicendosi soddisfatto del dibattito nato e ritirando l’ordine del giorno dopo quasi tre ore di confronto.

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