Il gatto e la volpe protagonisti al Museo di Aquileia, Rodari a Fiumicello

Il gatto e la volpe protagonisti al Museo di Aquileia, Rodari a Fiumicello

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Il gatto e la volpe protagonisti al Museo di Aquileia, Rodari a Fiumicello

Di Redazione • Pubblicato il 14 Lug 2023
Copertina per Il gatto e la volpe protagonisti al Museo di Aquileia, Rodari a Fiumicello

Gli spettacoli a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e inizieranno alle 21, gli appuntamenti martedì ad Aquileia e giovedì a Fiumicello.

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Prosegue come un grande slalom del divertimento la rassegna teatrale per tutta la famiglia "Insegui la tua storia". Il prossimo appuntamento è fissato per martedì 18 luglio, al giardino del Museo archeologico nazionale di Aquileia in via Roma, 1 (in caso di pioggia nello spazio interno) con Anà-Thema Teatro di Udine che proporrà "Il gatto e la volpe". Per questo evento, i posti saranno limitati. Un grande classico rivisto e rappresentato con ironia dalla Compagnia Anà-Thema che propone una nuova versione delle vicende del Gatto e della Volpe.

I protagonisti sono due personaggi immaginari del libro “Le avventure di Pinocchio”. I due divertenti personaggi faranno rivivere le avventure di Pinocchio ma non solo. Come in tutti gli altri spettacoli per ragazzi della compagnia, sono molti i momenti interattivi con il pubblico, come la danza dei soldini che gli attori fanno con i bambini.

Giovedì 20 luglio, invece, appuntamento al Parco sull’Isonzo di Fiumicello, in Via Brancolo, all’interno di Aeson Festival (in caso di maltempo nella sala polifunzionale di in via Colpo a Villa Vicentina) per "Storie di Gianni" tratto da "Favole al telefono" di Gianni Rodari, portato in scena dal Teatro delle Quisquilie di Trento. Gli spettacoli saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e inizieranno alle 21.

Sono passati più di 50 anni dalla prima pubblicazione di “Favole al telefono”, raccolta di racconti pieni di inventiva e di colpi di scena, frutto di quella “fantasia” che Gianni Rodari trattava quasi come un muscolo da allenare o, meglio, che metteva sullo stesso piano della grammatica, che impone regole da imparare, ma che in questo caso si possono trasgredire, personalizzare, inventare e reinventare. Questi racconti hanno incantato generazioni intere, sono ormai dei classici e, come scrive Italo Calvino, “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”.

Non deve dunque stupire che anche i bambini di oggi rimangano incantati leggendo e ascoltando queste “favole”, perché, malgrado internet e la televisione, potranno sempre immedesimarsi in Tonino, che non aveva fatto i compiti e desiderava diventare invisibile, o in Martino, che voleva sapere dove portasse quella strada che tutti dicevano che non andava in nessun posto. No, non è possibile privare i bambini della curiosità e della capacità di meravigliarsi. E sì, basta davvero poco per suscitare un sorriso e per farli rimanere a bocca aperta.

In scena un attore-narratore-cantastorie che, con l’ausilio di canzoni, proiezioni e altri piccoli archibugi teatrali, racconta alcune di queste storie, con la semplicità che richiedono e che, ci piace pensare, avrebbe apprezzato anche l’autore. Spettacolo vincitore del Premio nazionale Teatro per ragazzi "Emanuele Luzzati".

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