la vicenda
Gatto ritrovato morto massacrato in strada, scena shock a Cormons

Il corpo ritrovato all'altezza del civico 71 di viale Friuli, la denuncia delle Zampette cormonesi. Il responsabile rischia il carcere.
Quella che Stefano Zanuttin ha visto ieri mattina è stata una scena che mai aveva visto in sua, né avrebbe voluto mai vederla. Un gatto ormai senza vita, massacrato, si trovava disteso in una pozza di sangue a Cormons, lungo una strada all'altezza del civico 71 di viale Friuli. Il presidente dell’associazione Zampette cormonesi era stato chiamato poco prima dall’ufficio tecnico del Comune, segnalandogli la presenza di un micio morto per strada. Il volontario aveva così raggiunto il punto, come prassi.
Arrivato lì, però, la scoperta orribile: il corpo tumefatto, la testa schiacciata e gli occhi esanimi. Una situazione che ha portato l’esponente del gruppo animalista, da tempo impegnato nell’aiutare gli amici a quattro zampe randagi e non sul territorio, a denunciare pubblicamente il fatto. “Sporgerò denuncia contro ignoti” assicura, raggiunto dalla nostra redazione. Quanto accaduto non può passare nel silenzio, puntualizza, vista la ferocia dell’attacco e soprattutto il dolore che la povera bestiola deve aver partito.
Sull’identità del responsabile, ovviamente non ci sono prove, ma Zanuttin teme sia una persona che vive in zona: “L’area è pedonale, il gatto non può essere stato nemmeno investito da un’auto. Inoltre, anche se non aveva il microchip, probabilmente si era avvicinato alla persona che l’ha colpito quindi forse era addomesticato”. Sul caso è intervenuto con un commento sui social anche il sindaco cormonese Roberto Felcaro, con poche ma lapidarie parole: “Un gesto da condannare, che si commenta da solo”.
Episodi simili in città non si erano mai verificati, al di là degli avvelenamenti accertati ma poi caduti nel vuoto. A Gradisca, pochi giorni fa, un altro micio è stato vittima di un altrettanto brutale aggressione, così come a Fiumicello sono stati ritrovati tre esemplari oggetto di colpi a pressione su occhi e naso: due erano morti, uno ancora in vita. Diversi sono comunque gli episodi di maltrattamenti e rischi per i gatti ritrovati e segnalati dall’associazione, mentre il responsabile di crudeltà rischia il carcere da 3 a 18 mesi, secondo l’articolo 544 ter del Codice penale.
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