la denuncia
Ritrovati gatti uccisi e feriti a Fiumicello, sfregi su occhi e naso
Gli animali ritrovati vicino a una colonia felina, la denuncia dell'associazione La cuccia: «Il responsabile rischia il carcere».
Era da circa un anno che si susseguivano sparizioni di gatti, un fatto certamente non raro quando si parla di animali randagi. Nei giorni scorsi, però, a Fiumicello sono stati ritrovati tre mici nei pressi della colonia felina di via Cantonina: due senza vita e uno sopravvissuto. Tutti presentavano sfregi e ferite provocati da armi ad aria compressa, sempre all’altezza degli occhi o del naso. Una situazione denunciata dall’associazione La cuccia, che da anni gestisce gli spazi per gli amici a quattro zampe tra Monfalcone, Staranzano, Turriaco e San Canzian d’Isonzo, nonché il canile di Gorizia.
“Non ho mai visto personalmente un atteggiamento di questo tipo - spiega la presidente del sodalizio, Laura Grassi - è un vero atto persecutorio. Ci spaventavano le sparizioni che accadono da un anno a questa parte, ma non avevamo prove che accadesse qualcosa a questi animali”. In tutto, si tratterebbe di una decina di gatti, ma essendo randagi non si piò mai escludere quale sia stata la loro sorte, inclusa la fine tragica dopo essere stati investiti. In ogni caso, un abitante della zona ha ritrovato i tre proprio con i segni di violenza e l’associazione ha pubblicato le foto, sperando che il responsabile cessi con tutto ciò.
“Fa paura la precisione dei tiri - ancora Grassi -, certo è una persona che sa sparare. Ovviamente, senza prove concrete su chi è la persona non si può procedere, ma conviene che non lo faccia più. I responsabili di fatti simili, infatti, rischiano molto perché è reato penale e, in caso di morte dell’animale, la pena aumenta”. L’articolo di riferimento è il 544 ter del Codice penale, che stabilisce appunto il carcere da tre a diciotto mesi o la multa da 5mila a 30mila euro per chi viene ritenuto responsabile. Stessa cosa per chi “somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate”, e in caso di morte “la pena è aumentata della metà”.
“I gatti sono purtroppo facili preda di queste follie, si vede l’intenzionalità a uccidere”. La presidente del gruppo ha quindi inviato la documentazione raccolta ai carabinieri, attenendo ora di formalizzare una denuncia contro ignoti. Come sottolinea lei stessa, casi di violenza da parte di persone verso le creature a quattro zampe non sono rare da scoprire, anche nei dintorni. In provincia di Udine, a Tavagnacco, alla fine di agosto un micio venne ucciso trafitto da una freccia. Stessa sorte per un altro esemplare a Montereale Valcellina, nel Pordenonese, qualche settimana prima sempre con la morte del malcapitato.
Foto La cuccia
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