Gatti spariti o picchiati in pieno giorno: il caso a San Pier d’Isonzo

Gatti spariti o picchiati in pieno giorno: il caso a San Pier d’Isonzo

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Gatti spariti o picchiati in pieno giorno: il caso a San Pier d’Isonzo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 24 Nov 2023
Copertina per Gatti spariti o picchiati in pieno giorno: il caso a San Pier d’Isonzo

Quattro animali non sono mai tornati a casa, altri con contusioni gravi. Paura tra i cittadini, la denuncia dei coniugi Massimo e Lorena.

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“In questa via c’è qualcosa che non va”. Massimo Zucco lo dice con un po’ di amarezza. Parla di via Oberdan a San Pier d’Isonzo, via nella quale stanno sparendo, da alcuni mesi, vari gatti. Non un caso sporadico ma quattro sparizioni a distanza di un mese mentre altri, ancora nel 2022, sono stati vittime di aggressioni. Massimo conferma come da un lato della via gli animali siano al sicuro, “ma è dall’altra parte, verso il centro del paese, che spariscono tutti: vicino alla boscaglia”.

Lorena Deppieri nell’ultimo periodo si è impegnata per cercare di capire cosa stia succedendo nella sua zona. Ha raccolto informazioni da vicini e da chi ha denunciato violenze e sparizioni nell’ultimo anno, mappando la situazione dal punto di vista temporale e geografico. Il primo caso risale a giugno 2022, all’inizio di via Oberdan, con una gatta presa a pallini, ritrovata sanguinante e impaurita con una mandibola rotta e un dente rotto.

Quindi, come citato dalla mappatura eseguita da Lorena mentre, col marito Massimo, continua a prendersi cura di altri mici non solo suoi ma anche del vicinato, il 3 luglio 2022 scompare Nina, gatta tartarugata, dal civico 203: “La gatta era solita percorrere il tratto di via Oberdan da casa sua fino all’inizio della via fino al sovrappasso dei Trosi. È scomparsa di giorno”. Il 14 agosto dello stesso anno Isidora scompare tornando cinque giorni dopo con mandibola e denti rotti.

I casi si fermano temporalmente fino al 13 febbraio 2023 quando Evy, gattina tigrata grigia, scompare di pomeriggio sempre in via Oberdan. “Rimaneva sempre vicino casa, è uscita e non è più tornata”. Un mese dopo, il 18 marzo, in via della Montagnola, Leo scompare di giorno. Si tratta di un gatto bianco e grigio di due anni: “Non andava molto lontano da casa e trascorreva del tempo in compagnia della mia gatta nera Blacky sul bordo della canaletta vicino casa. Anche lui scomparso di giorno”.

Non passa un mese che anche la stessa Blacky scompare, questa volta in via Oberdan attorno al civico 137. “L’ultima volta che l’abbiamo vista è stato alle 13.55 in prossimità di un campo con roulotte poco lontano”. L’ultima sparizione risale a dopo l’estate: è il 14 ottobre di quest’anno e sempre attorno al civico 137 di via Oberdan, scompare Cip, visto per l’ultima volta alle 16 sul bordo della canaletta. “Quel pomeriggio sono andata nell’area boschiva vicino casa Altran per verificare se sotto foglie e rami tagliati vi fossero i resti dei gatti ma non ho trovato nulla di sospetto. Al rientro, Cip era vicino casa ma alle 17, chiamato per mangiare, non è tornato”.

Per Blacky sono stati stampati e consegnati a mano oltre duecento volantini, per Cip Lorena in questi giorni sta organizzando un nuovo giro di stampa. “Sono gatti che sono nati in questa zona e hanno sempre vissuto qui, non possono essere scappati. Io so solo che non ho mai trovato i cadaveri pur avendo cercato per tutta la campagna. Abbiamo anche controllato le videocamere e non abbiamo visto nessuno di sospetto passare lungo la via”, così ancora Lorena che conferma come le sparizioni non siano avvenute di notte ma di pomeriggio.

D’altra parte, Francesca Altran racconta dell’aggressione alla gatta dei suoi genitori, anch’essi residenti in via Oberdan. “Il loro gatto – spiega – è tornato a casa con un anno che è palesemente stato fatto da una persona e non da un altro gatto. Il veterinario ci ha confermato la situazione e siamo preoccupati”. Francesca Scaravetto racconta, poi, che la situazione va avanti da un po’: “In questi mesi abbiamo trovato, tra via Oberdan e via 2 giugno, gatti malmenati anche pesantemente mentre a uno hanno anche sparato – anche pesantemente".

"Alcuni non tornano più ma non si trovano i cadaveri: c’è già una denuncia depositata dai carabinieri con il numero di microchip dei gatti”. Da Isa Ambiente riferiscono che non ci sono stati ritrovamenti di cadaveri animali nelle benne del verde o nei cassonetti in questi ultimi mesi. “Abbiamo ristretto la linea d’azione e le tempistiche perché sono spariti di pomeriggio, e nasce qualche sospetto - rimarca Francesca -. Ci sono voci di foto trappole messe apposta per trovare i gatti e sono stati trovati un sacco nero, vuoto, e un bastone nei campi retrostanti".

"La mia preoccupazione è che siano stati presi per fare da esca nei combattimenti illegali di cani nei Balcani. Non sapere che fine hanno fatto, non riuscendo nemmeno a seppellirli è un grande dispiacere”, conclude Francesca. Il sindaco, Claudio Bignolin, condanna le violenze: “Non sono entrato nel merito della vicenda – precisa – ma, come nel caso del gallo ucciso ad agosto, rimarco che ogni tipo di violenza contro gli animali, oltre a essere reato, non è umana”. Tra l’altro, proseguono gli abbandoni e uno è stato fatto proprio nelle vicinanze di casa del sindaco: “Con mia sorella – conclude – sto accudendo due piccoli gatti e penso che li terrò me”.

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