Ex Bertolini, parte la gara per rimuovere l'amianto a Mossa con gru speciali

Partita la gara per individuare la ditta, sarà un lavoro complesso per il quale ha stanziato 750mila euro. Poi il Comune potrà rifarsi sui proprietari.

Dopo la rimozione dei rifiuti bruciati, o ciò che rimaneva di essi, arriva una nuova tappa nella tormentata vicenda dell’ex Bertolini di Mossa. È infatti partita la gara per trovare un’azienda che recuperi e smaltisca l’amianto presente nel sito, andato a fuoco in un incendio su cui ancora rimangono aperti parecchi interrogativi nel novembre di due anni fa. Un impegno economico non da poco, pari a 750mila euro che il Comune ha ricevuto dalla Regione. In realtà, della cosa si sarebbero dovuti occupare tempo fa i proprietari dell’area.

Gli stessi però, “non sono mai intervenuti” spiega la sindaca Emanuela Russian, per cui l’amministrazione locale ora agirà in sostituzione. In seguito, sarà il municipio a chiedere il risarcimento, in un’ulteriore partita nelle aule di tribunale che si preannuncia già complessa e tortuosa. “Intanto pensiamo a smaltire l’amianto” sottolinea la prima cittadina, puntando così a chiudere almeno questa parte di storia. A essere interessata è un’area di 4500 metri quadrati, ossia il tetto del fabbricato anch’esso danneggiato dalle fiamme, con alcune parti crollate.

Bisognerà ovviamente agire con accortezze, perché il fabbricato è pericolante e non sicuro, potendo intervenire solo dall’alto con due gru "a forca”. Sulla prima si troveranno gli operai, impegnati a staccare le diverse lastre di eternit, l’altra invece si occuperà di raccogliere il materiale e portarlo a terra. Da lì, poi, partirà lo smaltimento negli appositi siti. Una procedura per nulla semplice, a cui si aggiungerà la messa in sicurezza dell’area, suolo e capannone. Ora bisognerà attendere poco meno di due settimane per sapere il responso della gara.

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