Games Time cala le serrande a Gorizia, addio al negozio di videogiochi nel cuore della città

Games Time cala le serrande a Gorizia, addio al negozio di videogiochi nel cuore della città

dopo quattro anni

Games Time cala le serrande a Gorizia, addio al negozio di videogiochi nel cuore della città

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 11 Feb 2021
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Dopo aver tentato di diventare un centro ludico, il negozio si è trasferito a Cormons. Il rimpianto per la scommessa persa.

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Dopo quattro anni, ha chiuso definitivamente il negozio di videogiochi Games time di via delle Monache, a Gorizia (nella foto). Le insegne si erano spente ormai da diversi giorni, sia a causa delle restrizioni per il Covid, sia per la decisione già presa di trasferirsi altrove. Da oggi, quindi, il titolare Daniel Perisutti si è ufficialmente trasferito in via Matteotti a Cormons, vicino al municipio. Per lui è un “ritorno a casa”, dato che vive proprio nella cittadina collinare, ma non nasconde il rammarico per la scommessa persa nel capoluogo, andando oltre alla sua attività e alle sole vendite di videogame.

“Ho provato a vedere in questi anni se Gorizia avrebbe risposto a determinati stimoli - spiega il commerciante -, ma ho deciso di cambiare zona perché, strategicamente, mi conviene. La città è abbastanza chiusa mentalmente per accettare determinate cose”. L’obiettivo di rendere il suo negozio un centro ludico di riferimento nell’area, infatti, non ha avuto grande successo, nonostante le diverse iniziative intraprese. “Per sopravvivere non ho bisogno di vendere e basta, ma di un sistema che mi porti la clientela costantemente in sala, ossia l’altra metà del negozio”. La sola fornitura di titoli da giocare, infatti, rappresenta “una parte marginale di un’attività come la mia”.

In più, la zona “ha i costi di una città senza però essere una città. È abbastanza decaduta, mi sono quindi spostato per cercare un equilibrio, anche finanziario vista la pandemia”. Da qui, la volontà di traslocare a Cormons che, seppur più piccola, “può darmi una clientela più affezionata, che ti vede come centro di riferimento e meno propenso a ‘tradirti’ per gli acquisti online. Avrei voluto avere una comunità fiorente, che seguisse sempre le iniziative”. Certo non ha aiutato il non altissimo numero di giovani goriziani, anche se Perisutti ammette che “potevo spingere di più sulla pubblicità”. In ogni caso, “ci sarebbe stata abbastanza gioventù per far vivere il negozio”.

“Effettivamente, su 35mila abitanti, ci dovrebbero essere molti più ragazzi. Però si poteva fare qualcosa”. Questo, peraltro, non è l’unico spazio del genere che cala le serrande negli ultimi anni, sia per quanto riguarda i videogame ma anche i fumetti. Il titolare, poi, ricorda l’esperienza naufragata della Zombie run: “Un evento del genere ce l’avevano pochissime altre città in Italia, bisogna saper dare valore a quello che hai. Anche se non è il tuo genere, bisogna accettare che quello non piace può comunque servire ed essere importante”. Ora, quindi, parte l’avventura cormonese: “Da oggi ho aperto, ma la sala ludica non è ancora pronta. Punto a inaugurarla a fine mese”.

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