Gallerie, ponti e fontane: apertura del parco della Valletta in autunno

Gallerie, ponti e fontane: apertura del parco della Valletta in autunno

il cantiere

Gallerie, ponti e fontane: apertura del parco della Valletta in autunno

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 27 Apr 2023
Copertina per Gallerie, ponti e fontane: apertura del parco della Valletta in autunno

Nuovo annuncio sull'apertura dell'area della grande area verde di Gorizia, in programma un percorso sotto via Oriani. I progetti.

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“È certamente una variante importante”, ha commentato l’assessore ai lavori pubblici di Gorizia, Sarah Filisetti, riferendosi alla delibera della giunta Ziberna della scorsa settimana che ha sbloccato i lavori di riqualificazione idraulica del torrente Corno e del suo bacino. Atto necessario per integrare il progetto originario di quello che diventerà il “Central park cittadino” – come più volte definito dallo stesso sindaco – da 14 milioni di euro, con una serie di ulteriori interventi significativi che l’amministrazione comunale aveva indicato alla direzione dei lavori già nel settembre del 2021.

Tra le modifiche più sostanziali, per esempio, c’è l’aggiunta di uno skatepark, di un pattinodromo e di un’area pump track per bici nella Valletta del Corno, raggiungibili da vicolo del Guado, oltre a un’area pic-nic, una piattaforma destinata a ospitare bar e servizi igienici, due nuovi ponti ciclopedonali, tre fontane con adduzione d’acqua dall’acquedotto comunale e un’area per eventi e spettacoli in prossimità della palestra già esistente. Non solo: per collegare tra loro le due principali aree della Valletta, attualmente divise da viale Oriani, sarà realizzata anche una galleria ciclopedonale illuminata.

Potenziata anche l’illuminazione dei percorsi ciclopedonali, che ora è estesa alla loro totalità, mentre l’Info-point, di cui originariamente era prevista la ristrutturazione, sarà demolito per essere sostituito da un nuovo prefabbricato di legno. “Credo sia uno degli interventi più importanti realizzati a Gorizia negli ultimi anni – ha dichiarato ieri Rodolfo Ziberna, nel corso di un sopralluogo nel cantiere –. Un vero ‘gioiello’ verde in centro città che ne accrescerà ulteriormente la qualità della vita”.

Dopo essersi rammaricato per i rallentamenti dei lavori causati dalla pandemia e dalla crisi energetica e delle materie prime, il sindaco ha aggiunto che l’opera, “oltre a unire praticamente tutto il territorio attraverso sei accessi, si ‘aggancia’ al centro cittadino grazie a delle scalette che portano ai Giardini pubblici e, a raggera, ai mercati, all’ex ghetto con la sinagoga, all’area commerciale di corso Verdi, a piazza Vittoria attraverso via Oberdan e da lì al castello”.

Come ha descritto sempre il primo cittadino, questo polmone verde sarà collegato, attraverso un suggestivo itinerario ciclabile, anche al Parco Coronini, al Giardino Viatori, al Parco di Piuma e da lì, attraverso via degli Scogli, a Salcano, in Slovenia, e alla nuova passerella sull’Isonzo, da dove si potrà rientrare in Italia, attraversare la piazza della stazione Transalpina e proseguire lungo via San Gabriele, attraversando di nuovo il confine per ‘inerpicarsi’ sul colle della Castagnavizza. “Se non ci saranno ulteriori intoppi – la previsione – i lavori dovrebbero concludersi, in gran parte, entro l’autunno di quest’anno: periodo in cui è prevista una prima apertura al pubblico della zona in cui si accede da via Brass”.

Filisetti ha quindi ricordato che “si tratta di un’opera infrastrutturale di grande portata che rappresenta un modello di collaborazione tra istituzioni, nella fattispecie tra il Comune di Gorizia e la Regione, e ha consentito di risolvere un problema di sicurezza ambientale riqualificando un’area verde storicamente degradata”. L’assessore ha sottolineato che “l’intervento sul torrente Corno ha risolto il problema di natura idraulica relativo alle esondazioni – le ultime delle quali risalgono agli anni Ottanta – e quello ambientale, legato alla bonifica del torrente stesso, eliminando il disagio creato dall’inquinamento attraverso una riqualificazione idraulica e igienica con fini di fruizione pubblica”.

Non ultimo per importanza, l’intervento di rinaturalizzazione dell’intera area volto alla tutela della biodiversità fortemente compromessa nel corso degli anni da specie esotiche invasive. “Si sta provvedendo alla riqualificazione di scarpate, aree pianeggianti e sponde con piantumazioni di alberi e arbusti autoctoni per creare un parco che sia connesso all’assetto ambientale della zona. Si tratta quindi di un intervento quanto mai complesso che, fortunatamente, è quasi arrivato alla sua conclusione e, incrociando le dita, dovrebbe consentire l’apertura almeno parziale dell’area, nell’arco di qualche mese”, ha infine concluso Filisetti.

Foto Daniele Tibaldi

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