Il Fvg piange Enzo Cainero, portò la tappa del Giro sul confine di Gorizia

Il Fvg piange Enzo Cainero, portò la tappa del Giro sul confine di Gorizia

il lutto

Il Fvg piange Enzo Cainero, portò la tappa del Giro sul confine di Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 28 Gen 2023
Copertina per Il Fvg piange Enzo Cainero, portò la tappa del Giro sul confine di Gorizia

Aveva 78 anni, il ricordo delle istituzioni. Nel 2021 portò la Carovana rosa in città e nel Collio-Brda.

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Era il "patron" del Giro d'Italia nell'estremo Nordest, portando in regione le stelle del ciclismo inventando percorsi nei luogi più suggestivi. Tra questi, il confine di Gorizia e Nova Gorica con la finale di una tappa nel 2021 che ha animato il capoluogo. Enzo Cainero si è spento oggi a 78 anni, dallo scorso ottobre era ricoverato all'ospedale di Udine, dopo un malore. Nella sua carriera, oltre che manager sportivo era stato commercialista e anche esponente politico.

L'ultima sua "creatura" in tema di montagne da scalare era l'ascesa sul monte Lussari, che sarà affrontata per la prima volta dalla "Corsa rosa" nella prossima edizione, a maggio. Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni, politica e sport, a partire dal sindaco goriziano Rodolfo Ziberna: "Abbiamo perso un grande uomo di sport, un grande uomo nella professione, un grande organizzatore di eventi, un grande amico di Gorizia e personale. Lo ricordo come project manager delle Universiadi invernali alle quali ho collaborato".

Più recentemente, è stato "organizzatore anche della tappa del Giro d'Italia a Gorizia, dopo aver attraversato il Collio/Brda e Nova Gorica. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo hanno avuto l'opportunità di vedere la nostra città. Grazie grande Enzo ed arrivederci. Un forte abbraccio". Per l'assessore regionale allo sport, Tiziana Gibelli, "era energia, quell'energia di chi non si ferma mai. Enzo Cainero era tenacia, la tenacia di chi non si spaventa davanti agli ostacoli, ma ne fa lo stimolo per migliorarsi".

"Enzo Cainero era visione del futuro, una visione che ha visto sempre il Friuli Venezia Giulia al centro dei suoi programmi e del suo agire". Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, evidenza come la regione "perde un suo ambasciatore, un organizzatore e professionista non solo del mondo sportivo che si è sempre speso per far eccellere la nostra terra a livelli internazionali". La scomparsa, peraltro, arriva nel giorno di chiusura di Eyof sulle montagne friulane.

Un addio che "priva il Friuli Venezia Giulia - così il presidente Massimiliano Fedriga - di una figura di enorme importanza. Nel portare il cordoglio mio personale e dell'amministrazione regionale alla famiglia, scorgo un vuoto che oggi appare incolmabile per le capacità, le conoscenze, l'entusiasmo, la generosità irripetibili di un uomo che ha fatto grandi cose per il suo territorio e la sua gente". Per il Pd regionale, "a lui dobbiamo riconoscenza per come ha saputo dare uno spazio al Friuli Venezia Giulia nel panorama nazionale e non solo".

“Ci lascia un grande uomo di sport – sottolineano i consigliere regionali M5S -, che ha saputo dare lustro e visibilità al Friuli Venezia Giulia con il suo lavoro che ha consentito alla regione di essere protagonista di eventi di livello internazionale, in particolare grazie alle Universiadi invernali 2003 e alle tappe del Giro d'Italia che Cainero è riuscito a portare sulle nostre strade”. Nel calcio viene anche ricordato come team manager nella stagione più importante della storia dell'Udinese, quella in cui militò Zico.

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