Furti in tre stazioni di carburante a Gorizia, raid di ladri nella notte

L'ultimo colpo messo a segno ieri prima dell'alba, forzati i self service per rubare l'incasso.

Tre aree di servizio, una a poca distanza dall’altra, sono state oggetto di furti nelle notti tra sabato e lunedì. Colpi messi a segno durante la chiusura del servizio al pubblico, puntando ad agguantare l’incasso degli impianti self service. L'entità della refurtiva sarebbe attorno ai mille euro totali, anche se ciò che rimane è sicuramente lo sconcerto per i danni subiti, materialmente e soprattutto dal punto di vista morale. La zona coinvolta è quella tra via Aquileia e viale Lungo Isonzo.

Sulla vicenda stanno indagando carabinieri e polizia di stato, mentre la notizia è stata diffusa in poche ore tra gli altri professionisti dei dintorni, con l’obiettivo di allertarli. Nel mirino dei ladri sono così finiti due stazioni Esso e una Tamoil: sulla prima non ci sarebbe ancora un’indicazione temporale precisa, mentre la seconda è stata “visitata” domenica attorno alle 4 di ieri mattina e la terza domenica, poco dopo le 3 del mattino, senza però rubare nulla. Indagini in corso per ricostruire le dinamiche.

A rendere noto il fatto è stato il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), che esprime “piena solidarietà per la pesantissima ondata di furti che ha travolto i gestori delle aree di servizio di Gorizia”. L’esponente del Carroccio si è detto “preoccupato poiché i nostri gestori già patiscono la pesantissima concorrenza dei distributori oltreconfine, adesso si mettono anche dei criminali ad appesantire la difficile situazione. So che le indagini sono già in corso”.

“La nostra amministrazione regionale - conclude - ha fatto molto in materia di sicurezza, in particolare per quanto riguarda l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, l’auspicio è che le telecamere possano aiutare le indagini e risolvere tali fatti criminosi”. Dal canto loro, i gestori coinvolti non commentano ma Manuel Rizzi - gestore della pompa Tamoil - ribatte: “Doveva esserci silenzio totale, queste dichiarazioni non aiutano le indagini. Viene fatta una questione politica in campagna elettorale”.

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