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Furti in casa a Moraro, nuove truffe telefoniche in aumento a Gorizia
I casi nel comune e dintorni. La polizia ha comunicato anche che, nelle ultime settimane, ha ricevuto numerose segnalazioni su truffe telefoniche.
Nel Comune di Moraro ed in altri circostanti, si è registrato un aumento di furti nelle abitazioni. Lo riferisce l'amministrazione comunale, con un messaggio sul canale Whatsapp "Moraro informa" rivolto ai concittadini. Da qui la richiesta alla massima attenzione. La situazione, tuttavia, si complica ulteriormente con l'insorgere di nuove tipologie di truffe che coinvolgono tecnologie avanzate e metodi ingegnosi da parte dei malintenzionati. La polizia ha comunicato infatti che, nelle ultime settimane, ha ricevuto numerose segnalazioni riguardo a una nuova forma di truffa che sfrutta l'inganno telefonico.
I truffatori utilizzano numeri telefonici apparentemente collegati agli Uffici della Postale del Friuli Venezia Giulia, servendosi di tecniche sofisticate come lo spoofing telefonico, il vishing, lo smishing e il social engineering. Questa modalità di truffa inizia con il contatto telefonico da numeri che sembrano provenire da Poste Italiane o attraverso Sms con la dicitura "PosteInfo". I truffatori, abilmente, inseriscono tali messaggi nella sequenza di comunicazioni autentiche dell'operatore bancario. Fingendosi operatori della sicurezza di Poste Italiane, informano la vittima di presunte connessioni anomale sul proprio conto e la invitano a cliccare su un link.
Questo collegamento apre pagine "clone" in cui la vittima è indotta a inserire codici di accesso e dispositivi del conto. Convincendo le vittime di un attacco informatico imminente, i truffatori riescono a ottenere la fiducia necessaria per portare avanti il colpo. Ricontattando la vittima con il numero degli Uffici della Postale, gli impostori, con un linguaggio semplice e manipolatore, spaventano la vittima con la minaccia di un attacco informatico, suggerendo procedure da seguire attentamente. Nel tranello ben confezionato, la vittima è spinta a compiere un bonifico o un postagiro verso un conto "sicuro" indicato dai truffatori.
Il tutto è con la promessa di riottenere l'importo il giorno successivo, quando le presunte misure di sicurezza saranno ripristinate. La polizia postale consiglia ai cittadini di diffidare sempre di chi, spacciandosi per un operatore delle forze dell'ordine, richiede l'esecuzione di bonifici o pagamenti. Inoltre, sottolinea che la Polizia Postale non chiederà mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro né chiederà le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, è consigliabile contattare direttamente il proprio istituto di credito.
Se si riceve una chiamata da un presunto rappresentante delle forze di polizia, è raccomandato chiedere nome, grado, corpo e ufficio di appartenenza della persona e riattaccare immediatamente. Si consiglia di verificare su Internet il numero di telefono della Forza di polizia o dell'ufficio presunto chiamante prima di comporre il numero. Infine, è opportuno diffidare sempre di presunti operatori bancari o di Poste Italiane che richiedano le credenziali di accesso al conto o sollecitino lo spostamento del denaro su conti diversi.
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