le rassicurazioni
Fumo nero su Mossa, no all'ordinanza restrittiva a Gorizia
Il sindaco Ziberna assicura: «Siamo in costante contatto con Arpa, la salute dei cittadini prima di ogni cosa».
Gorizia non adotterà nessuna ordinanza restrittiva, come fatto invece da Mossa, Capriva e San Lorenzo Isontino, dopo gli effetti del violento rogo di ieri. Lo hanno annunciato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e l'assessore all'ambiente Francesco Del Sordi, che spiegano come i dati attuali non preoccupino sui possibili rischi per le aree della città più vicine all'area. "La salute dei cittadini - commenta il primo cittadino - viene prima di ogni altra cosa ed è per questo che, fin dall’inizio abbiamo seguito direttamente e con grande attenzione l’evolversi della situazione, tenendoci in contatto con l’Arpa".
Questa "ci ha rassicurato, dati alla mano, sui potenziali rischi per la popolazione di Gorizia: non ci sono pericoli”. Gli fa eco Del Sordi, che ricorda come l'Agenzia "ci hanno garantito, a più riprese, che i valori rilevati non sono preoccupanti e che non c'è necessità di alcuna ordinanza restrittiva nè di altri interventi da parte del sindaco. Abbiamo anche inviato una richiesta scritta per sapere se l'amministrazione doveva interventire in qualche modo ma ci è stato confermato che i controlli effettuati non avevano evidenziato criticità nell'aria per ciò che riguarda la città di Gorizia".
"Capisco perfettamente la preoccupazione dei cittadini, perchè anch'io ho una famiglia e la salute è assolutamente prioritaria - aggiunge Del Sordi - e per questo sono intervenuto più volte per avere informazioni sulla situazione. Le risposte non possono che arrivare da servizi come quello dell'Arpa, dotati di strumentazioni di rilevamento di alto livello e di personale con grande professionalità. Da loro sono arrivate rassicurazioni chiare che in questo momento trasmetto ai cittadini. Quindi, come Comune, siamo presenti e continueremo ad esserlo anche prossimamente".
Ieri, il Comune aveva invitato la popolazione di Lucinico e Madonina a tenere chiuse porte e finestre, non sostantando all'aperto, mentre la nube nera si stagliava all'orizzonte. Nel frattempo, il capogruppo regionale del Pd, Diego Moretti, parla di "un fatto inquietante, da Terra dei fuochi: il rischio ambientale provocato dall'incendio del magazzino ex Bertolini a Mossa non va assolutamente sottovalutato o sminuito, così come sulle cause dell'incendio e le conseguenze penali del caso indagheranno gli organi competenti. Ora però è necessario fare chiarezza per tutelare in primis la salute dei cittadini di Mossa e dei comuni contermini".
Per questo bisognerà verificare "a fondo le condizioni di qualità dell'aria post incendio. La Regione acceleri le procedure per la bonifica dell'area. In questa fase - aggiunge - è necessario innanzitutto fissare un cronoprogramma che determini i tempi post-sentenza che dovranno portare a una risoluzione delle problematiche riguardanti il sito abbandonato. Per questo - conclude Moretti - sto preparando un'interrogazione per portare la questione in Consiglio".
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