Il fumo dell'incendio si sposta su Gorizia, nebbia grigia sulla città

Aria densa di fumo e odore acre, vertice in prefettura per coordinare le attività.

Savogna d’Isonzo si ritrova completamente avvolta nel fumo, mentre la coltre grigia sta arrivando anche su Gorizia. Gli effetti dell’incendio in corso sul Vallone, nel territorio sloveno di Merna, ora avanzano verso sud, spinti dal vento, tanto che la puzza di fumo ha ormai invaso la città. La situazione è ancora più fosca nei quartiere esterni, come Lucinico, Piedimonte e Sant'Andrea. Dalla cime del Calvario si può vedere la coltre diffusa ormai sull’alto (nella foto).

In Slovenia sono ancora presenti 160 uomini con 55 mezzi e due elicotteri. Cenere caduta a terra si registra anche nei pressi della sede gorizia della Protezione civile, in via del San Michele, mentre anche San Floriano si ritrova avvolta nella nebbia. A Monfalcone, è stato attivato il Centro operativo comunale dopo il vertice tra forze dell’ordine, amministrazioni comunali e prefetto. Presente anche il vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.

Rimane chiusa l’autostrada A4, per i mezzi pesanti l’uscita è quella di Gorizia-Villesse. Sono cinque i chilometri di attesa dall’uscita dell’autostrada, come spiegato dal sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, ma il traffico è bloccato a causa di un “effetto tappa” verso Duino. La stessa amministrazione locale, attraverso l’assessore all’Ambiente Sabina Cauci, ha consigliato di rimanere in casa e chiudere le finestre. Nessun problema sulla tossicità è stato confermato a Gorizia da Asugi.

A rassicurare è il sindaco Rodolfo Ziberna in una nota. Nei pressi di Gorizia si segnalano anche attraversamenti improvvisi di animali, evidentemente spaventati dal rogo e dal fumo. Nelle scorse ore, il presidente della repubblica di Slovenia Borut Pahor ha fatto visita sul campo ai vigili del fuoco impegnati tra Merna e Renče-Vogrsko, dove si sta ancora combattendo con il fuoco dopo l’incendio che ha divorato 400 ettari tra ieri e domenica. Partita anche una squadra di Pc da Cormons per il Carso.

Sono state temporaneamente evacuate cinque abitazioni - 15 persone in tutto - a Sablici, è stata chiusa in entrambi sensi di marcia l’autostrada A4 tra Sistiana e Redipuglia, la statel 55 da San Giovanni di Duino a Jamiano e la linea ferroviaria tra Trieste e Monfalcone. Inoltre, per poter operare in sicurezza sia dal cielo che da terra, è stata disalimentata la rete elettrica nella zona interessata dagli incendi.
Malgrado l’incessabile lavoro di tutti gli uomini impegnati, gli incendi non sono ancora sotto controllo e si preannuncia una lunga nottata di lavoro.

Su autorizzazione della Direzione regionale, il comando di Gorizia ha disposto il raddoppio dei turni di servizio. Presenti per quanto di loro competenza anche Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza. Sul fronte della ferrovia, il treno IC 588 Roma Termini (10.22)-Trieste Centrale (18.37) oggi termina la corsa a Venezia Mestre. I passeggeri in partenza da quest'ultima possono proseguire con il treno R 3443 in partenza da Mestre alle 17.51 e in arrivo a San Donà di Piave alle 18.14, a Portogruaro alle 18.34, a Latisana-Lignano alle 18.45, a Cervignano alle 19.06, a Trieste Airport alle 19.14, a Monfalcone alle 19.20 e a Trieste Centrale alle 19.44.

Il treno IC 594 Trieste Centrale (13.27)-Roma Termini (21.35) oggi è cancellato. I passeggeri possono proseguire a cura del personale di Assistenza di Trenitalia. Il treno ICN 35696 Trieste Centrale (19.10)-Roma Termini (6.35) oggi ha origine da Venezia Mestre. I passeggeri in partenza da Trieste Centrale possono rivolgersi al personale di assistenza clienti di Trenitalia. I treni Regionali possono subire cancellazioni, limitazioni di percorso e sostituzioni con bus tra Monfalcone e Bivio d'Aurisina e con un treno Regionale straordinario tra Bivio d'Aurisina e Trieste Centrale.

Foto Luca Cadez

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