la tappa
La fuga premia Estrada nel cuore di Gorizia, Giro del Friuli vinto da Nordhagen
Finale in volata per il gruppo di testa con la vittoria del messicano in forza alla Petrolike, non cambia nulla in classifica generale dopo l'ultima tappa.
Gorizia torna ad applaudire un vincitore di tappa, richiamando questo pomeriggio in piazza della Vittoria appassionati e curiosi per l'ultimo atto del 60.mo Giro ciclistico del Friuli Venezia Giulia, riservato ad atleti Under 23 ed Élite. Una corsa partita nel primo pomeriggio da Sacile, tagliando orizzontalmente la regione per arrivare al traguardo dopo aver attraversato l'Isonzo, in una volata finale che ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. Protagonista di giornata è stato il messicano Cesar Macias Estrada (Petrolike), che con uno sprint decisivo ha tagliato per primo il traguardo, precedendo di pochi decimi di secondo i suoi diretti avversari.
Gal Glivar (Uae) e Nils Brun (Svizzera) si devono così accontentare degli altri gradini del podio. La vittoria in volata ha messo in evidenza la tenacia e la forza del ciclista classe 2003, che ha così conquistato la sua prima vittoria stagionale, dopo essersi già piazzato settimo nella prima tappa del Giro. Davanto a pubblico sono sfrecciati 176 corridori, rappresentanti di ben 30 squadre provenienti da tutto il mondo, che hanno attraversato la piazza già una prima volta prima di concludere sempre qui il percorso. Guardando alla classifica generale, è stato invece il norvegese Jørgen Nordhagen (Visma-Lease a Bike) a conquistare il titolo.
Nordhagen aumenta i trofei in bacheca, in quanto già vincitore del prestigioso Gp di Poggiana. Sul podio finale, insieme allo scandinavo, si sono piazzati l'italiano Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e lo spagnolo Pablo Torres (Uae), entrambi protagonisti di una corsa agguerrita e spettacolare. Pellizzari ha provato con grande determinazione a scalfire il dominio di Nordhagen, senza però riuscire a capovolgere le sorti della classifica generale. La conclusione del Giro è stata un'occasione non solo per celebrare lo sport, ma anche per rendere omaggio alla città di Gorizia, come ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin.
Quest'ultimo ha sottolineato il valore simbolico della corsa e il suo legame con il territorio: «Con il suo patrimonio storico, culturale e il ruolo di ponte tra popoli e tradizioni diverse, Gorizia è il simbolo del dialogo, della cooperazione e del superamento delle frontiere», ha dichiarato durante il suo intervento. Il presidente ha elogiato l'organizzazione della manifestazione, affidata alla Asd Libertas Ceresetto, e ha ringraziato i numerosi volontari che, con il loro impegno, hanno reso possibile la realizzazione di ben sessanta edizioni della corsa, un evento di altissimo livello che ha visto passare molti futuri campioni del ciclismo mondiale.
Non sono mancati i complimenti da parte del presidente Bordin per il norvegese Jorge Nordhagen, vincitore del Giro che «in ogni edizione regala emozioni intense, con arrivi spesso spettacolari. La sua conclusione non segna solo la fine di una corsa, ma il riconoscimento dei sacrifici e dei sogni di molti atleti». A salutare gli atleti anche l'assessore comunale allo sport, Giulio Daidone.
Foto Sergio Marini
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.