il lutto
Fu la stella del ristorante Al Sabotino, Gorizia piange la 72enne Nadia Zavadlav

Dal 1975 al 2009 ha gestito con il marito il celebre locale. Risultata positiva al Covid, si è spenta in ospedale.
Il mondo della ristorazione di Gorizia e non solo è in lutto. Pochi giorni fa, si è spenta all’ospedale San Giovanni di Dio Nadia Zavadlav (nella foto), storica titolare del ristorante Al Sabotino di via Santa Chiara, che ha gestito insieme al marito Flavio Franco per quasi 40 anni. La sua è stata una vita dedicata alla professione, accogliendo i clienti in sala e curando il locale in ogni minimo dettaglio. Stimata e apprezzata da tutti, la 72enne era originaria di Savogna d’Isonzo e si trovava ricoverata nel nosocomio per una malattia di cui affetta. Qui ha contratto il Covid, con il quale ha convissuto per una cinquantina di giorni, fino al triste epilogo.
Era il 1975 quando marito e moglie rilevarono la celebre trattoria cittadina, aperta già agli inizi del Novecento, portandola avanti fino al 2009 e decidendo quindi di andare in pensione. Qualche tempo, il locale è stato rilevato dagli attuali gestori, che hanno ridato vita a una delle realtà più conosciute in zona. “Lei si occupava dei tavoli e di tutto il resto - racconta la sorella Lanka Zavadlav -, mentre il marito era chef e gestiva la cucina”. Dopo aver viaggiato a lungo sulle navi, infatti, l’uomo decise di stabilirsi sulla terra ferma, tornando a casa. “Mia sorella era la sua spalla e braccio destro - prosegue -, si è sempre prodigata per gli altri”.
Prima di quella lunga carriera, Zavadlav aveva lavorato giovanissima all’allora cartiera di Rubia, negli anni del boom economico. Poi, la decisione di cambiare completamente settore, insieme al consorte, venuto a mancare nel 2017. Loro due hanno quindi portato in alto il nome del ristorante, ottenendo anche riconoscimenti a livello nazionale, grazie alle loro specialità di pesce. Sono così trascorsi gli anni, con l’ultima serranda abbassata la notte di capodanno del 2009. Poi, a novembre, la diagnosi di un male che si sperava di poter sconfiggere, fino a quando il tampone non ha mostrato anche la positività. Per quasi due mesi la donna è rimasta in reparto, fino alla scorsa settimana.
Giovedì, infatti, la 72enne non si è più svegliata. “Sarebbe dovuta uscire per fare fisioterapia, doveva essere un piccolo intervento di qualche giorno. Poi ha contratto il coronavirus che le ha dato la mazzata finale”. I funerali si terranno in Duomo a Gorizia giovedì 19 marzo. Moltissimi i messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia in queste ore, dopo che la notizia della morte si è diffusa tra amici e conoscenti, anche semplici ex clienti che hanno avuto l’occasione di mangiare nella trattoria in quei decenni. Zavadlav lascia il figlio Andrea, residente per lavoro a Berlino, e la cognata Janka con il marito Francesco. Le esequie si terranno nel rispetto delle normative anti-contagio.
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