Un frutteto in città, antiche varietà piantate lungo il Corno a Nova Gorica

Un frutteto in città, antiche varietà piantate lungo il Corno a Nova Gorica

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Un frutteto in città, antiche varietà piantate lungo il Corno a Nova Gorica

Di Redazione • Pubblicato il 30 Mar 2023
Copertina per Un frutteto in città, antiche varietà piantate lungo il Corno a Nova Gorica

Rimpiantati i primi dieci alberi con varietà ormai rare, il progetto green per unire i due lati del confine.

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Il Comune e l'università di Nova Gorica sono partner del progetto internazionale Urbinat, finanziato dal programma Horizon 2020: si tratta di un consorzio internazionale di ricerca e imprenditoria composto da 28 partner, da sette città europee. Il tutto si basa su una pianificazione territoriale innovativa, partecipativa e basata sulla natura con l'obiettivo di rigenerare e collegare le aree urbane. In questo contesto, saranno progettate "aree green" che consentono nuove connessioni verdi e la rigenerazione sostenibile dei quartieri urbani.

Il progetto mira a co-creare "aree green transfrontaliere" che colleghino e migliorino gli spazi verdi esistenti, ma anche a migliorare l'accessibilità ed il significato delle aree del patrimonio culturale dell'agglomerato urbano nonché includere nuove infrastrutture basate sulla natura. Il lavoro sarà tra Nova Gorica e Gorizia, compreso un collegamento tra l'area slovena e quella italiana del torrente Corno: questo è "uno degli obiettivi del progetto Green spots and Movement, che fa parte del programma Go! 2025", afferma Saša Dobričić dell'Università di Nova Gorica.

L'area intorno al Corno viene quindi considerata come "parco Nbs" (nature based solutions) pilota e come catalizzatore per la creazione di nuove "aree green transfrontaliere e infrastrutture verdi per ottenere benefici sociali". In questo contesto, da ieri e fino a domani 31 marzo è in corso una conferenza internazionale nell'edificio municipale di Nova Gorica e presso l'Xcenter. L'intero percorso sarà inserito nel capitolo Go! Green della Capitale europea della cultura, scegliendo un fazzoletto di terra vicino al Corno dove sono stati da poco piantati i primi dieci alberi da frutta: meli e peri.

L'idea era progettare un frutteto urbano che fa parte del progetto Atlas Pozabljenih Sadovnjakov-Atlante dei frutteti dimenticati, collocandolo nella striscia di terreno più stretta dell'agglomerato urbano appartenente ad Urbinat: un percorso che collega il torrente Corno, Villa Lasciac con il suo giardino botanico, il monastero di Castagnevizza, via Cappella e piazza Transalpina. Il frutteto comprende antiche varietà di meli e peri autoctoni del Goriziano come la Krnelova, la Perifigi, la Trdoleska, l'Aljanka e la Fermentinka, inventariate e classificate più di 100 anni fa.

Le piantine appena messe a dimora sono state propagate ecologicamente nel Parco Kozjansko insignito del Premio internazionale Unesco-Grecia Melina Mercouri. "Il frutteto appena piantato a Nova Gorica, oltre a produrre frutti su alberi ad alto fusto, quindi più resistenti e che non necessitano di irrorazioni speciali, sarà anche una piccola banca genetica. Purtroppo queste varietà non sono più disponibili nei vivai e sono quasi in via di estinzione", afferma Gregor Božič, ricercatore di antiche varietà di frutta nonché regista che sta realizzando il progetto transfrontaliero.

Aggiunge che ad oggi si possono ancora trovare alcuni esemplari di queste varietà solo nel frutteto di Kojsko. Regista di grande fama, il suo Tales from the Chestnut Forests è stato candidato come film sloveno proposto per l'Oscar al miglior titolo straniero. "L'idea di base - prosegue - era quella di collegare la campagna con il centro della città. Un centinaio di anni fa Gorizia era piuttosto avanzata in materia di frutticoltura, era una cultura molto presente in questi luoghi e tra i cittadini. La gente conosceva bene le varietà, le comprava. Il desiderio è quello di appassionare nuovamente il pubblico per le antiche varietà e di renderle nuovamente presenti nel nostro spazio culturale".

"Solo così potranno sopravvivere. Inoltre, si tratta anche del nostro paesaggio culturale in quanto tutti gli alberi sono piantati su terreni incolti, la loro caratteristica è che sono alberi ad alto fusto che possono essere considerati rari esempi di longevità per l'età che raggiungono. È quindi molto probabile che questi alberi sopravviveranno a lungo nella nostra città e ci auguriamo che la loro maestosa presenza rimanga nella memoria degli abitanti che verranno" conclude il cineasta.

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