Le frontiere del business del mare a Monfalcone: strategie, formazione e industrie

Le frontiere del business del mare a Monfalcone: strategie, formazione e industrie

IL CONVEGNO

Le frontiere del business del mare a Monfalcone: strategie, formazione e industrie

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 09 Mar 2024
Copertina per Le frontiere del business del mare a Monfalcone: strategie, formazione e industrie

Oggi l'ultimo appuntamento del programma dedicato all'economia del mare, attesa di una risposta del governo sulla Zona logistica semplificata.

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“Monfalcone al centro della nautica in Fvg” è stato l’ultimo degli appuntamenti che hanno caratterizzato la tre giorni del simposio sulla nautica, ospitato in città. Come ieri, la cornice che ha accolto i lavori della conferenza finale – e che ha visto come relatori il sindaco Anna Maria Cisint e il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga – è stata la sala dell’Europalace Hotel. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Francesca Capodanno.

L’intervento del sindaco
Nel suo intervento, il sindaco Cisint ha definito l’economia del mare «strategica» e ha parlato di un territorio – quello del quinto comune per popolazione della regione – che «dà tante opportunità e strumenti a sostegno della nautica da diporto» oltre ad «un supporto amministrativo alle Marine, all’artigianato e allo sport» attraverso grandi investimenti.

«Monfalcone si configura come polo della nautica non solo in ambito locale, ma sempre più a dimensione internazionale, destinato a diventare uno dei riferimenti delle produzioni mondiali degli yacht del lusso e il centro indiscusso per l'agonismo velico olimpico – sono le parole della prima cittadina - ciò è frutto della capacità di fare sistema da parte del Comune, con la Regione, ma anche con gli investitori e le realtà produttive che hanno deciso di puntare sul nostro golfo per i loro insediamenti più importanti».

«Attualmente – ha continuato Cisint - sono in corso opere infrastrutturali per la nautica per 9,3 milioni e altri 110 sono stati acquisiti negli ultimi anni per la riqualificazione del territorio sotto il profilo urbanistico e sotto quello del rilancio del litorale».

Il sindaco ha citato poi i quattro comprensori cittadini che definisce «di eccezionale valore». «Si tratta dell'area del canale est-ovest con 24 aziende e 1300 posti barca in un'area 20 ettari – spiega ancora - quello del punto più a nord del Mediterraneo, il porticciolo Nazario Sauro, in fase di completamento e che sarà inaugurato il 29 maggio, il bacino di Panzano, con i centri velici storici e l'ambito di Marina Julia e Isola dei Bagni, in cui si collocano le attività sportive legate al mare, windsurf e kitesurf, e la nuova Marina Monfalcone».

In questo senso, per Cisint, c’è stata «una svolta di visione» e il sistema della nautica cittadina dà un contributo rilevante all'economia del mare, per quanto riguarda le imprese, l'occupazione diretta e quella indiretta legata al turismo e ai relativi servizi.

La centralità della formazione
«Monfalcone è entrata nel novero delle città italiane turistiche marine – ha affermato ancora - molto importanti sono gli impegni assunti dal presidente Fedriga, sia per quanto riguarda la nuova legge organica sulla nautica per rafforzare il sistema, sia per quanto attiene alla formazione dei mestieri del mare da fare all'interno stesso delle imprese. Il settore ha bisogno di professionalità specifiche, velai, carpentieri, tecnici, che possono costituire opportunità importanti per i giovani in un comparto che nel nostro territorio è in piena crescita».

E di opportunità occupazionali giovanili, un piccolo esempio portato all’incontro di stamane, è stato dato dalla storia di Giorgio che – studente diciottenne dell’indirizzo logistico dell’Istituto Bem di Staranzano – desidera lavorare nella logistica e frequenterà un Its Academy per conseguire la specializzazione tecnologica necessaria «in modo da arrivare preparato nel mondo del lavoro».

Le parole del presidente Fedriga
Ad essere convinto della centralità dell’economia del mare per l’Italia, è pure il presidente Fedriga certo che sia necessario «sfruttare tutte le opportunità e guardare in prospettiva» per attivare progettualità legate alla posizione geografica del nostro Paese. Citando nautica, cantieristica, sport, portualità, logistica e turismo, Fedriga ha sostenuto come indispensabile il puntare su un’«economia di sistema».

Riferendosi poi a quella che ha definito una «drammatica carenza di personale formato», il presidente ha sottolineato un altro tema: «Con la legislazione vigente, Regione e imprese insieme, possono organizzare la formazione professionale sul territorio: la formazione del personale non può essere slegata dal mondo della produzione».

E ancora, sulla crescita spinta da portualità, logistica e turismo: «Mare e terraferma non sono slegati, vanno integrati attraverso investimenti di lungo periodo e aprendosi a soluzioni di buon senso». Non sono mancati i riferimenti ai «passi da gigante» fatti nello sport riusciti grazie alla differenziazione delle proposte. Si pensi, per esempio, alle definite «politiche attrattive» quali il turismo slow o il kytesurf a Marina Julia.

Fedriga ha pure riferito che l’assessore Bini è al lavoro per l’elaborazione di una norma sul sistema nautico che – a livello regionale – sia in grado di rappresentare le esigenze di Comuni, imprese e portatori di interesse. Un tema, quest’ultimo, fortemente condiviso dal sindaco Cisint. Infine, uno dei pensieri del presidente regionale è andato alla zona logistica semplificata, sulla quale «c’è attesa di una risposta del Governo».

La definizione di questo tipo di area, permetterà di favorire la sburocratizzazione e di godere di vantaggi fiscali. «Di questo ne sarà protagonista Monfalcone – conclude Fedriga – è un aspetto legato all’economia del mare e ai trasporti marittimi, entrambi fondamentali per l’economia regionale ed europea».

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