Fridays for future, la protesta per il clima richiama pochi ragazzi a Gorizia

Fridays for future, pochi ragazzi allo sciopero per il clima di Gorizia

questa mattina

Fridays for future, pochi ragazzi allo sciopero per il clima di Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 03 Mar 2023
Copertina per Fridays for future, pochi ragazzi allo sciopero per il clima di Gorizia

Poca partecipazione alla protesta, la rabbia dei ragazzi in strada: «Dopo di anni di scioperi nulla è cambiato».

Condividi
Tempo di lettura

Una partecipazione ridotta: vuoi per il tempo incerto, vuoi perché poche sono le persone che sentono realmente la gravità del tema, vuoi perché molte classi degli istituti superiori cittadini erano impegnate con i test Invalsi. La marcia organizzata da Fridays for Future in occasione della Giornata mondiale per il clima ha raccolto scarse adesioni, molte in meno dello scorso anno. Alla manifestazione hanno aderito le sezioni di Gorizia e Monfalcone di Legambiente, Usb di Gorizia, No planet B di Monfalcone, il circolo Arci di Gorizia e l’Anpi. Assenti le scuole, a differenza del passato.

Poco meno di cento persone hanno sfilato in città. Partito dalla stazione centrale di prima mattina, il corteo si è poi snodato nelle vie del centro fino a raggiungere piazza Sant’Antonio dove si sono tenuti gli interventi di alcuni studenti, intervallati a quelli di un rappresentante Cgil del comparto scuola e della rappresentante dell’Anpi provinciale Rossella Tortul che ha esordito affermando «voi siete la prima generazione a vivere e l’ultima a poter fare qualcosa per l’emergenza climatica». Una situazione che si sta aggravando, secondo il presidente di Legambiente Monfalcone, Michele Tonzar.

«Ciò cui stiamo assistendo - così Tonzar - è una seria minaccia e purtroppo la scarsa partecipazione di oggi testimonia che in molti ritengono che qualcuno altro possa risolvere la situazione. Il rischio attuale è ormai fuori controllo: lo ha confermato qualche giorno fa nel suo intervento a Gorizia il climatologo Filippo Giorgi ma sarebbe importante che ne fossero maggiormente consapevoli i politici, che ci impegniamo a portare in piazza nelle prossime occasioni». Preoccupazione è stata espressa dal presidente di Legambiente a proposito della riconversione della centrale di Monfalcone.

«Si parla di transizione ecologica - ha aggiunto -, ma passare adesso dal carbone al metano significa vincolarsi per i prossimi decenni al combustibile fossile senza spendere nella ricerca per le energie rinnovabili». Analoghe parole sono state spese dal rappresentante dell’Usb Alessandro Perrone che ha però anche parlato dell’importanza di accendere i riflettori sul problema della salute che coinvolge tanto Monfalcone quanto altre zone industriali della Penisola: «Come Usb intendiamo unire la lotta all’occupazione con quella alla salute e all’ambiente».

La scarsa affluenza di ragazzi è stata sottolineata anche durante il percorso, che si è concluso in piazza Sant'Antonio. «Oggi c'è poca partecipazione - il grido di Anna Postorino, tra i coordinatori del gruppo - ma così muore la speranza a dispetto del detto. Stiamo perdendo tempo e anni, la poca affluenza di oggi dice tanto. Al primo sciopero (nel 2019, ndr) c'erano più di mille persone qui a Gorizia. Non stiamo scioperando per saltare scuola, ma per dimostrare che vogliamo sopravvivere. Non vogliamo che il mondo muoia. Dopo tutti questi di anni di scioperi, però, nulla è cambiato».

Evidente l'amarezza degli organizzatori, che hanno evidenziato come «qui dovremmo essere più di duemila. Non è normale che il pianeta stia andando in rovina. Tutti devono dimostrare il dissenso verso questo sistema e le scelte che sta compiendo». Negli slogan recitati durante la marcia, la richiesta che i combustibili fossili rimangano sottoterra, puntando su nuove forme di energia mentre nove milioni di persone vivono in condizioni di povertà energetica. Unita anche la lotta ambientalista a quella del femminismo, sotto il nome di eco-femminismo: "Vogliamo città dove si rispettino i diritti di tutti".

Ha collaborato Timothy Dissegna

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione