Un free press e il Calendario dell'Avvento per avvicinare i goriziani al Natale e al 2025

Presentate questa mattina le nuove iniziative di Confcommercio inserite nel Pnrr Bando Borghi.

Il Natale come festa di comunità: una comunità come quella di Gorizia che, in vista della Capitale Europea della Cultura, può riscoprire le proprie storie, le proprie radici per riappropriarsene e per diffonderle. E poi l'Avvento come momento di attesa che, per la nostra città, coincide con l'arrivo di un momento di visibilità collettiva, di nuovi progetti e di inediti modi di guardare a se stessa. È questo lo spirito che anima le iniziative dicembrine de La Via del BorGo, curate da Confcommercio Gorizia e presentate questa mattina nella sempre suggestiva cornice della Bottega del Cappello, già addobbata a tema natalizio.

«Vogliamo rilanciare un modo diverso di vedere Gorizia – ha spiegato il vicepresidente di Confcommercio Giorgio Pellizon – Vogliamo creare sempre più rete fra i nostri associati e non in questo momento che ci avvicina a Go!2025. Con questa iniziativa intendiamo cambiare la mentalità delle nostre attività: visto che ci attende questo evento eccezionale, vorremmo stimolare un nuovo modo di pensare e vivere l'accoglienza».

Le iniziative pensate per il dicembre goriziano di via Rastello sono rese possibili dal Pnrr Bando Borghi e intendono recuperare il lavoro svolto negli ultimi anni dall'Associazione Via Rastello che ha sempre puntato sul racconto della città partendo dalla sua storia e dalle sue peculiarità. Ma, nel contempo, si tratta di appuntamenti e programmi che si inseriscono in un più ampio e complesso percorso di avvicinamento alla Capitale Europea messo a punto da Confcommercio.

«Oggi presentiamo la seconda parte del nostro progetto – ha chiarito Monica Paoletich, direttore di Confcommercio – La prima parte consiste nella promozione del networking con tutta la città soprattutto nei settori ricettivo, della ristorazione ma anche in quello del commercio perchè le vetrine parleranno di Gorizia ai turisti. In questo senso il nostro impegno continuo ci ha portato a costanti contatti con gli associati e non per interagire su dei contenuti condivisi».

«In secondo luogo ci sono le narrazioni quotidiane - ha proseguito Paoletich - che abbiamo voluto mettere in evidenza recuperando il modo in cui l'Associazione Via Rastello “usava” il Natale, rendendolo un contenitore capace di raccontare lo stare insieme: un'azione in cui abbiamo potuto contare sulla collaborazione di Lodovica e Angelica Stasi». E, per riuscirci, ecco arrivare il freepress cartaceo “La via del Borgo”, un mensile di cui al momento sono state previste 4 uscite, in italiano e in inglese, che porteranno goriziani e non solo dritti dritti a febbraio 2025.

I contenuti della pubblicazione (che avrà una tiratura mensile di 5000 copie) sono stati illustrati da Valentina Randazzo, cofondatrice dell'Associazione Via Rastello e portavoce del progetto legato al Natale. «Racconteremo la quotidianità, ma sarà una quotidianità antica e una delle parti più stimolanti è stata vedere come il team di lavoro sia composto da giovani, tutti molto interessati a una storia antica. Vogliamo narrare le storie del Borgo prendendo come riferimento gli studi di Ranieri Maria Cossar ma vogliamo soprattutto fare in modo che le persone, leggendo il giornale, siano invogliate a scoprire qualcosa di nuovo della città o a guardarlo con occhi nuovi».

Il freepress sarà in distribuzione da oggi nella Bottega del Cappello per raggiungere nei prossimi giorni tutte le attività commerciali, di ristorazione e le strutture ricettive mentre sul sito internet e sui social di Confcommercio verrà creata un'apposita sezione in cui caricarlo. Il numero di dicembre, già in fase di preparazione, avrà due pagine in più e sarà interamente dedicato al Natale mentre quello appena stampato racconta Gorizia dalla sua prima comparsa sui documenti ufficiali.

Ma il giornale è solo una delle iniziative natalizie. A giorni arriverà in una delle vetrine della Bottega del Cappello un particolare Calendario dell'Avvento che, dietro a ogni finestrella, racconterà la storia del borgo e della città. La grafica del calendario è curata dallo studio The gorizianer, incaricato di creare un'immagine in esclusiva in cui Gorizia viene presentata secondo il format usato da The New Yorker. Una grafica accattivante, di notevole impatto cromatico (che potrà essere adottata anche per dei gadget nell'ottica di Go!2025) racconterà dietro ogni finestrella il passato della città attraverso contenuti creati dallo staff di Confcommercio.

Ultima iniziativa saranno le passeggiate che, ogni domenica d'Avvento, accompagneranno turisti e curiosi alla scoperta del Borgo. Progettate da Caterina Trovato, le passeggiate saranno gratuite ma con prenotazione obbligatoria alla mail info@laviadelborgo.eu o via whatsapp al numero 3347505642 indicando il numero di partecipanti, un nominativo e un contatto di riferimento. E mentre la partenza sarà ogni volta in un punto diverso, l'arrivo sarà sempre alla Bottega per concludere con qualche chiacchiera e una tazza di tè.

Domenica 1 dicembre la prima uscita “Le Monache Orsoline a Gorizia dal tempo della peste a Napoleone” sarà guidata da Vanni Feresin e prenderà le mosse da Via Rastello. Domenica 8 Micaela Grossa accompagnerà i presenti nel percorso “Dalla Casa Rossa a Via Rastello: di piazza in piazza lungo la Via per Vienna” partendo dallo spazio antistante la Questura alla Casa Rossa. Domenica 15 Valentina Randazzo affronterà il percorso “Di stelle comete, astronomi e cieli stellati” con punto di ritrovo davanti alla statua di Michelstaedter in via Ratesllo. Domenica 22 l'ultima passeggiata riguarderà “No sta andar in via Cocevia”e sarà condotta, a aprtire da Viale D'Annunzio, da Caterina Trovato.

Un plauso all'iniziativa nel suo complesso è stata espressa dalla vicesindaco Chiara Gatta che ha confermato l'idea, già espressa da chi l'aveva preceduta, che tutte queste azioni hanno senso per il risultato che porteranno ben oltre il 2025. «Non dobbiamo chiuderci in noi stessi ma fare in modo che questi progetti parlino al cuore di chi transiterà a Gorizia e che magari potrà anche pensare di investire sulla città».

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