in corso del popolo
Fratelli d'Italia ritorna alle origini a Monfalcone, «sarà casa della destra»
Aperta la sede a pochi passi da quella storica del Msi, il ricordo delle origini: «Le idee sono sempre le stesse».
È stato un ritorno a casa, più che una nuova inaugurazione, quella svoltasi stamattina a Monfalcone in corso del Popolo. Nel cuore della città, Fratelli d’Italia ha aperto la sua nuova sede a pochi passi da quella che è stata la storica dapprima del Movimento sociale italiano e quindi delle diverse trasformazioni che il partito ha seguito. Un filo che ritorna inevitabilmente a quelle radici, come il simbolo stesso di FdI ricorda con la fiamma tricolore, e più volte sottolineato dai diversi esponenti intervenuti.
Francesca Tubelli, senatrice e coordinatrice provinciale della formazione nonché artefice dell'apertura, non usa mezzi termini: “È un momento storico per la destra isontina, abbiamo cercato a lungo di tornare in corso del Popolo”. Il ringraziamento è andata alla famiglia Marson, proprietaria dell’immobile, nonché ai militanti monfalconesi: “Questo è frutto del loro lavoro” ha rimarcato. Assente per problemi personali il ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, così come il coordinatore cittadino Vincenzo Borgia, costretto a casa per motivi di salute.
Davanti a tesserati e simpatizzati c’erano comunque il senatore Roberto Menia, il deputato e coordinatore regionale Walter Rizzetto, l’assessore regionale Fabio Scoccimarro e il vicesindaco Antonio Garritani. Quest’ultimo ha aperto i saluti, rilevando che “avere una sede è un punto di arrivo per i militanti che hanno girovagato per tanto tempo”. Ha quindi tirato le somme delle ultime tornate elettorali, che ha visto la compagine prima in numerose piazze, tra cui la stessa Città dei cantieri: “Abbiamo triplicato i consensi a Monfalcone rispetto a 2016”.
Numeri che hanno reso il suo il primo partito in città e non solo, offrendo - molto probabilmente - anche il trampolino per l’esponente della giunta Cisint alle imminenti elezioni regionali. Ufficialità non sono state ancora date, ma il suo è uno dei nomi che si ripetono con più insistenza da mesi come possibile candidato. Una sfida che vedrà ancora il centrodestra unito con Massimiliano Fedriga, guardando a quanto fatto: “Non pensavamo che in cinque anni potesse succedere di tutto, da Vaia al Covid a una guerra all'incendio sul Carso”.
Le parole sono di Scoccimarro, il quale ha ricordato anche che “portiamo avanti le idee sempre nello stesso modo, sono le stesse da anni. Forse la forma è diversa rispetto a quando abbiamo iniziato negli anni Settanta” ma il concetto rimane quello. Anche per questo, come ha evidenziato Tubetti, quella monfalconese vuole essere la “casa della desta”. A breve è attesa anche l’apertura a Gorizia, in via Garibaldi, pure questo luogo significativo: a due passi dal municipio, in un’arteria che da tempo soffre di chiusure di negozi.
Il ritorno nel cuore di Monfalcone di Fratelli d'Italia riporta alla mente anche la storia della destra, come ricordato da Menia: "Venivo da queste parti come missino, così come sono entrato in Parlamento. Ricordo tante cose ed è la storia di una comunità".
Nel frattempo, la festa nel centro bisiaco ha richiamato numerosi esponenti di rilievo del partito da tutta la regione. “La destra ha riconquistato Monfalcone dopo tanti anni - ha commentato Rizzetto -, serve un’interfaccia politica e con le persone per capire come fare funzionare meglio le cose”. La sede rimarrà aperta nei pomeriggi di tutta la settimana, mentre il numero uno regionale fissa alcuni obiettivi dell’azione a livello locale e nazionale: “Ho convocato in commissione Lavoro Wärtsilä e sindacati per capire cosa fare per quelle 300 famiglie”.
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