le posizioni
Fronte unanime sul rogo di Mossa, gli occhi della politica sulle ecomafie
Appello unanime a trovare i responsabili. Dito puntato contro le ecomafie e lungaggini.
"La situazione va monitorata con molta attenzione. Preoccupa non poco l'escalation inquietante di incendi che si stanno verificando nell'area del Goriziano". Lo rimarca in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), aggiungendo che "sicuramente la magistratura accerterà eventuali responsabilità. In ogni caso, come istituzioni, abbiamo il dovere di non abbassare la guardia rispetto a fenomeni che potrebbero essere accostati a dinamiche di ecomafie e Terra dei fuochi".
"In questa fase, le priorità sono la tutela della salute e della sicurezza pubblica. Non meno importanti - continua l'esponente del Carroccio - saranno anche le operazioni di bonifica, i costi delle quali non potranno ricadere sulla cittadinanza". Bernardis rivolge quindi "un sincero ed enorme grazie ai vigili del fuoco per l'encomiabile impegno profuso nelle operazioni di spegnimento dell'incendio. Così come ai volontari della Protezione civile per l'opera di supporto e ai sindaci del territorio che, da subito, si sono attivati con le ordinanze per tutelare la salute dei cittadini".
Sul tema è intervenuta anche Michele Ciol della segreteria regionale di Sinistra Italiana, che evidenzia come "dopo altri episodi sospetti nella nostra regione, un altro capannone pieno di rifiuti va a fuoco. Oggetto di indagine, sequestro e condanne, doveva essere bonificata questa ennesima area sfruttata dalle vili ecomafie internazionali". L'esponente rimarca che “si arriva troppo spesso in ritardo, dopo l'ottimo lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura. Era una situazione emergenziale e come tale doveva essere gestita dall'amministrazione regionale, in capo alla quale spettava la bonifica".
"Purtroppo chi ci rimette sono sempre la salute dei cittadini e la salubrità dell'ambiente” incalza. “La questione legata agli incendi dei capannoni che trattano rifiuti è un male endemico che da anni coinvolge tutto il paese. Anche in Campania, ad Arzano presso Napoli, ieri ha preso fuoco l’ennesimo capannone. Il ciclo dei rifiuti in Italia ha dei tarli che non si riescono a debellare. Bachi che foraggiano la malavita nonostante ci sia la Commissione bicamerale che pone il focus sugli ecoreati, istituita ad ogni legislatura, e le Procure abbiano uno strumento legislativo penale efficace come la legge sugli ecoreati".
"I rifiuti sono ormai diventati il vero affare delle mafie” lo dichiara Serena Pellegrino della segreteria nazionale di SI e prima firmataria della legge sugli ecoreati. "Gli strumenti normativi ci sono, le attività di prevenzione, controllo e repressione vanno rafforzate ma soprattutto vanno fatte le bonifiche in tempi rapidi e certi. Ci adopereremo a denunciare altri episodi di inerzia che sono inaccettabili". Già ieri, il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle aveva presentato i propri timori sulla vicenda.
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