Cervignano, Le fontane boccia la nuova rotonda: «Più smog»

La civica critica il progetto: «Questione portata avanti senza mediazione e ascolto».

La lista civica "Le fontane" boccia il progetto della nuova rotatoria di Cervignano, che sorgerà in via Chiozza e collegherà alla Strada statale 14. Un progetto che si inserisce tra la stazione ferroviaria, via Chiozza e via Colombo, in "uno dei quartieri - attacca il portavoce Roberto Zorzenon - più densamente popolati ed urbanizzati, un’area che ha già pagato e paga le scelte viabilistiche errate di decenni: strade strette, poco agevoli al punto che si è dovuto ricorrere all’istituzione molti sensi unici".

Il prossimo candidato alle elezioni rimarca che, già nel 2016, il sindaco Gianluigi Savino annuncio che “entro il 2017 il progetto vedrà la luce”, a cui si aggiungo "11 anni dai primi proclami". La compagine ricorda che "a più riprese i residenti hanno fatto sentire la propria voce contro un Centro intermodale che andava pensato altrove". Fino a quando era presente in consiglio comunale, il gruppo "si è battuto a difesa delle istanze dei cittadini e più volte ha invitato l’amministrazione a ripensare all’intero progetto, senza ottenere la benché minima e sperata inversione di rotta".

"Ora assistiamo all’ennesimo tentativo - attacca - di esaltazione incondizionata di scelte urbanistiche tutt’altro che da elogiare. Chi governa la nostra città ha definito l’intero impianto come una soluzione che favorirà una mobilità sostenibile. Di per sé invece rappresenta una vera assurdità urbanistica, una criticità per salute e tranquillità dei residenti". La civica evidenzia poi che, "per permettere l'accesso delle corriere alla nuova autostazione, sarà necessario costruire oltre alla rotatoria, una nuova strada".

Un percorso che "dal cavalcavia di via Chiozza arriverà alla stazione ferroviaria, affiancando i binari e correndo sotto le finestre delle palazzine lungo via Vespucci. Alla nuova autostazione faranno capo tutti i mezzi pubblici, che saranno numerosi anche a supporto del previsto centro studi nell'ex caserma. Verso il Centro intermodale confluiranno moltissime automobili ed il parcheggio previsto non sarà comunque abbastanza ampio per rispondere alle varie esigenze. Il risultato: più smog, inquinamento acustico, veicoli pesanti e molte più auto verranno attratte in un’area già di per sé critica".

Già una decina di anni fa, la lista propose di sviluppare il progetto "con l’annesso parcheggio a nord del blocco dei binari della stazione, in una zona vuota e dismessa, accessibile da via Ramazzotti con una bretella di poche decine di metri e collegabile alla stazione ferroviaria semplicemente allungando il sottopassaggio pedonale già esistente. Per tutta risposta l’amministrazione ha sempre giustificato la propria scelta come progetto studiato per non arrecare fastidi a chi abita nella zona, addirittura sostenendo che lo stesso risolverà il problema del traffico oltre ad abbattere i parametri di inquinamento".

"La nostra proposta - conclude l'opposizione -, affrontata in parte anche dalla precedente opposizione consiliare, è stata cassata come inattuabile, mentre in realtà era l’unica sostenibile. Spiace perché il tutto poteva esser fatto con criterio a poche decine di metri più a nord, senza per questo indurre ulteriore traffico ed entrare in centro città. Purtroppo per l’ennesima volta, tematiche fondamentali per lo sviluppo cittadino sono state portate avanti da una sola parte politica, senza la minima volontà di mediazione e di ascolto".

Nella foto: via Chiozza (Mapio)

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