le reazioni
Fondo amianto, La Sinistra ribatte a Monfalcone: «Giunta continua a tacere»
All'indomani del piano promosso dal Comune di Monfalcone, l'opposizione critica la mossa: «Nessuna critica al governo sul Fondo amianto».
La scorsa settimana, il Comune di Monfalcone ha sviluppato un piano sul tema amianto che, nei giorni scorsi, ha fatto discutere la politica locale e regionale. In particolare, al centro dell’attenzione è stata posto il decreto interministeriale che ha permesso di inserire le società partecipate pubbliche tra i soggetti in grado di poter ricevere contributi. Un tema che riguarda la stessa Fincantieri.
Dall’amministrazione comunale è partita la richiesta, promossa a livello regionale, che parla di «interventi a tutto campo in particolare nei confronti del coordinamento delle regioni italiane per un intervento anche governativo verso Inail e Asugi, per arrivare al coinvolgimento del Governo, che vanno dall'estensione dei sostegni e dei risarcimenti alle vittime, alle bonifiche e alla ricerca, ai servizi preventivi e sanitari.
La delibera del Comune che ne seguirà partirà dalla premessa che «a causa dell’effetto latenza nel manifestarsi delle patologie, anche dopo decenni dall’esposizione a questo materiale, la tragedia dei colpiti dalle malattie asbesto-correlate continua a determinare l’emergere di nuovi casi. Non solo Monfalcone figura fra le città italiane più colpite, ma dai dati risulta che l’80% delle situazioni prese in carico dal Centro regionale unico amianto, che ha sede presso l’ospedale cittadino, provengono proprio dal nostro territorio».
La proposta, dunque, che sarà presentata al presidente della Regione Massimiliano Fedriga sarà quella di portare sia alla Conferenza dei presidenti delle Regioni sia al ministero del lavoro come aspetto prioritario la modifica della legge 34. Dopo la presa d’atto dei sindaci delle comunità vicine a Monfalcone e a seguito dell’intervento dei consiglieri regionali Diego Moretti e Enrico Bullian, ad esporsi sono anche i consiglieri Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo de La Sinistra per Monfalcone.
«Dopo un silenzio di quasi tre mesi, la giunta leghista decide di fare un atto di indirizzo sul grave provvedimento del Governo che per la prima volta vede la destinazione del Fondo nazionale per le vittime, anche e soprattutto alle aziende condannate in tribunale per aver causato quelle vittime – scrivono Morsolin e Saullo - Su questa ultima parte, che è il tema centrale del provvedimento, l'amministrazione però continua a tacere».
Per i consiglieri «Cisint dimentica totalmente perché il provvedimento è stato criticato ovunque, e va cambiato, cioè perché anche le imprese, in particolare quelle pubbliche del settore della navalmeccanica, condannate in tribunale, possono in questo momento fare richiesta per essere risarcite. Nemmeno una parola di condanna, nemmeno una richiesta di modifica su questa che è la parte più grave del provvedimento».
«Rispetto al punto centrale del provvedimento la giunta non solleva obiezioni e dimentica le tante prese di posizione di queste settimane, da sindaci vicini, sindacati, associazioni del settore. Meglio non criticare il governo romano e leghista». «La Lega ha cavalcato un tema delicato per la propria campagna elettorale, usando spesso toni poco consoni, mostrando disprezzo per gli avversari, ammantandosi di ideologia. Oggi, quando la critica è da fare al proprio governo, non riesce a dire una parola chiara di condanna» così Morosolin e Saullo in chiusura.
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