Fondi tagliati e poco pubblico alla Lipizer, stagione musicale ridotta a Gorizia

Fondi tagliati e poco pubblico alla Lipizer, stagione musicale ridotta a Gorizia

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Fondi tagliati e poco pubblico alla Lipizer, stagione musicale ridotta a Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 08 Nov 2023
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Il presidente Lorenzo Qualli critica il Comune: «Non ci sono posti per accogliere un'orchestra». L'assessore Oreti apre a un confronto.

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È stata una conferenza stampa che ha assunto i netti contorni dello sfogo quella che, questa mattina, doveva presentare la nuova stagione concertistica dell’associazione culturale “Lipizer” di Gorizia. Poco si è parlato del programma, molto dei problemi economici dello storico sodalizio costruito con passione e dedizione sul finire degli anni Settanta da Elena, figlia del maestro Rodolfo, insieme a un ristretto e fidato gruppo di collaboratori.

La gravità della situazione è stata sostenuta con convinzione dal presidente dell’associazione Lorenzo Qualli che più volte ha provocatoriamente punzecchiato l’assessore Fabrizio Oreti, dicendo che nel 2024 «chiuderemo le porte della sede e riconsegneremo le chiavi al Comune». A dare il “la” a queste provocazioni la mancanza a tutt’oggi di rassicurazioni su un appoggio economico dell’amministrazione alle iniziative della Lipizer e, in seconda battuta, sull’entità di questo ventilato supporto.

Come ha ripetutamente sostenuto Qualli, il concorso -pur essendo noto e apprezzato in tutto il mondo- è fra quelli con i premi in denaro più bassi. Stante questa situazione, con un preventivo di bilancio 2024 di circa 172mila euro (stimati in base al bilancio 2023) sarà impossibile per l’associazione allestire un calendario di concerti il prossimo autunno né bandire nuovamente la competizione internazionale: «I contributi che ci vengono dal ministero per i Beni culturali vengono erogati solo per un palinsesto di quindici appuntamenti, ma noi non abbiamo le risorse per poter imbastire una stagione così corposa».

«Con questo orizzonte come possiamo pensare a un nuovo concorso nel 2024? Finiremmo per farlo appena in dicembre» ha affermato Qualli che, successivamente, ha incalzato con una stoccata alla ricettività di Gorizia, anche in riferimento al 2025: «La città non ha strutture in grado di accogliere un’orchestra: abbiamo dovuto farci fare preventivi in Slovenia e mandare i musicisti a dormire a Cervignano con i problemi di trasporti e tempistiche che potete immaginare. Il Comune dovrebbe creare delle possibilità di lavoro nel campo della ristorazione e dell’accoglienza sennò il 2025 sarà un obiettivo mancato».

L’assessore Oreti, dopo aver introdotto a presentazione con un riferimento all’importanza della stagione concertistica della Lipizer per completare la variegata offerta culturale cittadina, ha cercato di rassicurare Qualli sulla possibilità di riunire attorno a un tavolo tutti coloro che finora hanno sostenuto le attività. Il tutto per cercare di risolvere queste difficoltà e delineare un piano per il futuro. Un futuro che trae la sua forza dal fatto che quella ai nastri di partenza sarà la 44esima edizione della stagione concertistica e quello di venerdì 10 sarà il 108esimo concerto inaugurale.

Eppure si tratterà di una mezza stagione, visto il ridotto numero di spettacoli dettato sia dagli scarsi contributi pubblici sia dalla scarsa partecipazione di pubblico alle serate. I concerti verranno tutti ospitati al Kulturni center Bratuž e avranno inizio alle 20.30. A racchiudere il programma, due serate in cui i protagonisti saranno i vincitori di due passate edizioni del concorso: il concerto inaugurale “Virtuosisimi italiani” vedrà Paolo Tagliamento (vincitore nel 2015) esibirsi assieme all’Orchestra da camera del Fvg diretta da Romolo Gessi, con un programma aperto dal Concerto in Re minore per archi e basso di Vivaldi seguito da due sonate di Tartini (fra cui il celeberrimo “Trillo del Diavolo”), un concerto di Bach e una serie di Antiche Danze e Arie di Respighi.

Il tradizionale Concerto sinfonico di Fine anno, in programma il 30 dicembre, sarà anche il momento conclusivo della stagione e, nella prima parte della serata, vedrà protagonisti l’Orchestra Sinfonica del Fvg e il violinista kazako Ruslan Talas, vincitore del concorso Lipizer del 2022. Bizet, la Rapsodia spagnola di Lalo in occasione dei 200 anni dalla sua nascita e “Tzigane” di Ravel saranno la parte iniziale del programma che proseguirà poi con le arie di Lehár, Zeller, Dvořák Mozart e Strauss eseguite dall’orchestra insieme alla soprano Giulia Della Peruta.

Tornando a novembre, il 17 sarà la volta del recital del chitarrista Francesco Scelzo “Un sueno en la floresta”, seguito venerdì 24 da “Una notte al Cotton Club: me gusta el ritmo!” con la Trieste Early Jazz Orchestra diretta da Tom Hmeljak che accompagnerà la voce di Paolo Venier, il pianoforte di Giulio Scaramella e la performance di tip tap di Greta Rizzotti mentre sullo sfondo verranno proiettate immagini che aiuteranno a ricostruire le atmosfere dei jazz club americani degli anni Trenta.

Venerdì primo dicembre “Il viaggio del cuore. Tormento ed Estasi” vedrà sul palcoscenico il pianista Roberto Cappello che proporrà un programma dedicato a celebrare il 130esimo anniversario della morte di Ciaikovski e il doppio anniversario di Rachmaninov di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita e gli 80 dalla scomparsa. Giovedì 7 dicembre “Luce e ombra” è il titolo della serata proposta dal giovanissimo Elenaduo, composto da Elena Pellizzari al flauto traverso ed Elena Basso al pianoforte.

Mercoledì 13 dicembre “Da Beethoven a Shostakovich” vedrà salire sul palco il Quartetto Rêverie del Conservatorio Tartini di Trieste con Uendi Reka e Florjan Suppani al violino, Lucy Passante Spaccapietra alla viola e Alice Romano al violoncello. Per informazioni più dettagliate rispetto al programma è attivo il sito www.lipizer.it mentre per le prevendite di biglietti e abbonamenti (tutti soggetti a un’ampia scontistica) ci si può rivolgere alla sede dell’associazione in via Don Bosco 91.

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